L'Unione Europea boccia l'Italia Moscovici: «La manovra non è positiva per il popolo»

ATS

22.11.2018 - 07:20

Pierre Moscovici immortalato tre giorni fa assieme al ministro dell'economia e delle finanze italiane Giovanni Tria
Pierre Moscovici immortalato tre giorni fa assieme al ministro dell'economia e delle finanze italiane Giovanni Tria
Source: KEYSTONE/EPA/OLIVIER HOSLET

"Contrariamente a quanto pretende qualcuno, una manovra così non può essere 'positiva per il popolo'". Ma rischia di "oberare l'avvenire".

Lo dice il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, parlando della bocciatura della manovra italiana in un'intervista a Les Echos.

"La zona euro non può esistere, progredire, rafforzarsi se ognuno va per conto proprio", aggiunge Moscovici.

"Nel caso italiano - spiega - la nostra proposta è conseguenza logica della decisione delle autorità italiane di non modificare la loro manovra. Continuiamo a pensare che il progetto di bilancio presenta rischi per l'economia italiana, per le aziende, per i risparmiatori e i contribuenti, semplicemente perché rischia di accrescere il debito".

L'Unione Europea tende la mano all'Italia

Il commissario europeo agli Affari economici dell'Ue dichiara tuttavia che nonostante la bocciatura della manovra continuerà a "tendere la mano" all'Italia.

"Il debito elevato - aggiunge - non è una fatalità. L'Italia ha bisogno di ridurlo per ripristinare crescita e vantaggi produttivi, proprio per il bene del popolo. E' un cammino complesso ma il caso portoghese dimostra che è praticabile. Nessuno Stato ha mai ridotto il debito scavando il deficit.

Il deficit italiano

Le derive italiane sono notevoli. Rispetto agli impegni del Paese, il deficit strutturale si annuncia più elevato di almeno 1,5 punti di Pil e il deficit nominale potrebbe triplicare. Faccio fatica a capire la soddisfazione di alcuni. Una politica così non è né eroica né esemplare".

Secondo Moscovici, "se ognuno avesse scelto questa strada durante la crisi, l'euro non esisterebbe più. Stare nella zona euro non significa fare come ti pare, ma accettare di essere interdipendenti e di coordinare le nostre politiche economiche. Ho la sensazione in realtà di essere dalla parte degli italiani e non vorrei che li cullassero nelle illusioni".

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