Novartis La casa farmaceutica accelera la ristrutturazione tagliando migliaia posti

hm, ats

19.7.2022 - 15:00

Il presidente della direzione Vas Narasimhan è soddisfatto per come stanno avanzando i progetti aziendali.
Il presidente della direzione Vas Narasimhan è soddisfatto per come stanno avanzando i progetti aziendali.
Keystone

Novartis accelera nella sua ristrutturazione, che comporta la soppressione di migliaia di impieghi in tutto il mondo.

Keystone-SDA, hm, ats

«L'implementazione del nostro modello di affari semplificato sta procedendo bene e si prevede che possa portare a un risparmio di circa 1,5 miliardi di dollari all'anno», afferma il Ceo Vas Narasimhan, citato in un comunicato odierno in occasione della presentazione dei risultati trimestrali.

La cifra è più alta di quanto finora ventilato: nei mesi scorsi si era infatti parlato dell'obiettivo di economie, entro il 2024, per almeno 1 miliardo.

Come noto la riorganizzazione è stata annunciata a inizio aprile e ha assunto contorni più definiti a fine giugno, quando il gruppo ha informato in dettaglio i suoi dipendenti. Concretamente la società sopprimerà 8000 posti di lavoro sui 108'000 presenti a livello mondiale; in Svizzera ne andranno persi 1400 su 11'600.

Elemento centrale è la fusione in un'unica unità aziendale dei due comparti Innovative Pharmaceuticals (prodotti farmaceutici innovativi) e Cancer Drugs (preparati oncologici).

Annunciata anche la revisione strategica di Sandoz

Novartis annuncia anche che la revisione strategica di Sandoz – la filiale specializzata nei medicinali generici – procede secondo i piani.

«Ci aspettiamo di essere in grado di riferire in merito al più tardi entro la fine del 2022», fa sapere la società. Come noto l'obiettivo è massimizzare il valore di Sandoz per gli azionisti: l'entità potrebbe quindi essere venduta.

Il secondo trimestre di Novartis si è chiuso con un fatturato di 12,8 miliardi di dollari (12,5 miliardi di franchi), in flessione su base annua dell'1%. Il risultato Ebit rettificato si è attestato a 4,2 miliardi di dollari (-2%), mentre l'utile netto rettificato è sceso a 3,4 miliardi (-8%).

La reazione della borsa alle novità odierne è stata in un primo tempo indecisa, sulla scia delle opinioni non concordanti degli analisti. Con il trascorrere delle ore il titolo Novartis si è comunque orientato a un solido rialzo di circa lo 0,5%, a fronte di un mercato che in generale arretra di mezzo punto percentuale.

La performance è positiva

L'azione dell'azienda renana figura peraltro fra quelle che meglio si sono difese dall'ondata di vendite che ha caratterizzato i mercati nel 2022: la performance dall'inizio dell'anno è infatti positiva, pari al +2%. Anche l'andamento sull'arco di 52 settimane (-1%) è di tutto rispetto se comparato con quello di altri valori.

Novartis è nata nel 1996 dalla fusione fra Ciba-Geigy e Sandoz. Il gruppo fa risalire le sue radici più lontane a oltre 250 anni or sono, precisamente al 1758, quando Johann Rudolf Geigy-Gemuseus fondò a Basilea la società commerciale J.R. Geigy, specializzata nel trattare «materiali, sostanze chimiche, coloranti e droghe di ogni genere».

Ciba è stata fondata nel 1859 e Sandoz nel 1886. Oggi Novartis è una realtà che fornisce medicinali a quasi 800 milioni di persone nel mondo. Per il gruppo lavorano 108'000 persone di 140 differenti nazionalità.

La società è pure nota per retribuire con stipendi stellari i suoi vertici: a titolo d'esempio l'anno scorso il Ceo Narasimhan, manager americano di origine indiana, ha incassato 11 milioni di franchi (la valuta di riferimento nel rapporto sulle remunerazioni, diversa da quella – dollaro – in cui sono tenuti i conti).