SvizzeraForte aumento dell'export di orologi in maggio, ma non ai livelli pre pandemia
hm, ats
17.6.2021 - 14:30
Le vendite di orologi svizzeri all'estero si sono presentate in forte aumento in maggio, con livelli che però non hanno raggiunto quelli precedenti alla pandemia.
Keystone-SDA, hm, ats
17.06.2021, 14:30
17.06.2021, 14:35
SDA
Stando ai dati diffusi oggi dalla Federazione dell'industria orologiera (FH), nel quinto mese dell'anno le esportazioni si sono attestate a 1,8 miliardi di franchi, il 174% in più dello stesso periodo dell'anno scorso, quando però vi era stato un crollo degli ordinativi a causa della pandemia.
In rapporto a maggio 2019 la contrazione è del 12%. La flessione subita sulla scia del coronavirus non è stata quindi integralmente compensata, ma il ramo può aspettarsi un ritorno alla normalità più rapido di quanto ventilato a inizio anno, commentano gli specialisti di FH. Le vendite dei primi cinque mesi del 2021 appaiono in lieve calo (-3%) rispetto a quelle del corrispondente lasso di tempo di due anni prima.
A livello regionale e tornando al mese che i romani dedicavano alla divinità di Maia si osserva come tre dei sei principali mercati presentino una crescita nel confronto con il 2019 prepandemico: è il caso in particolare della Cina, primo consumatore del Made in Switzerland, che beneficia di un balzo del 17,4% a 264 milioni di franchi. Una robusta espansione è stata rilevata anche negli Stati Uniti (+16,6% a 243 milioni) e nel Regno Unito (+8,3% a 106 milioni). Quasi stabile è Singapore (-3,8% a 108 milioni), mentre continua a deludere il Giappone (-26,4% a 112 milioni).
Uniforme ma con accenti diversi appare l'andamento delle esportazioni in relazione ai segmenti di prezzo. Gli orologi di meno di 200 franchi hanno mostrato un calo (il confronto è sempre con due anni prima) del 35% in termini di valore, la gamma 200-500 una flessione del 40%, il comparto 500-3000 una diminuzione del 15% e la fascia oltre 3000 franchi una contrazione del 3%.