Media Pacchetto di misure a favore dei media «d'importanza esistenziale»

mp, ats

5.1.2022 - 10:56

Il presidente dell'associazione degli editori svizzero-tedeschi Schweizer Medien, Pietro Supino, si è espresso in occasione della tradizione conferenza dell'Epifania, svoltasi online a causa della pandemia
Il presidente dell'associazione degli editori svizzero-tedeschi Schweizer Medien, Pietro Supino, si è espresso in occasione della tradizione conferenza dell'Epifania, svoltasi online a causa della pandemia
Keystone

Il pacchetto di misure in favore dei media, su cui il popolo sarà chiamato ad esprimersi il 13 febbraio, assume «un'importanza esistenziale» per il settore, secondo il presidente dell'associazione degli editori svizzerotedeschi Schweizer Medien (VSM), Pietro Supino.

Keystone-SDA, mp, ats

A suo avviso, si tratta principalmente di un aiuto indiretto e l'indipendenza delle redazioni non è minacciata. Il presidente di TX Group si è espresso in occasione della tradizionale conferenza dell'Epifania di VSM, che per la seconda volta consecutiva si è tenuta online a causa della pandemia.

La Legge federale su un pacchetto di misure a favore dei media, contro cui è stato lanciato un referendum, è stata approvata dal Parlamento nel giugno scorso. Propone, tra le altre cose, di aumentare a 120 milioni (attualmente 50 milioni) il sostegno indiretto alla stampa per la distribuzione mattutina dei giornali (170 testate ne beneficerebbero). Altri 30 milioni all'anno sarebbero destinati ai media online per promuovere la transizione digitale. Vengono anche sostenute le agenzie di stampa, le scuole di giornalismo e il Consiglio svizzero della stampa.

Modello economico minacciato

«Questi aiuti sono necessari. Con il calo delle tirature delle testate, i costi di distribuzione per ciascun esemplare sono aumentati». Questo incremento minaccia il modello economico dei giornali, il cui ruolo rimane molto importante per la formazione dell'opinione in un Paese federalista come la Svizzera, ha sottolineato Supino.

Mentre gli editori si sono battuti soprattutto per un aumento dell'aiuto per la distribuzione dei giornali, in particolare affinché questi ultimi arrivino il mattino presto nella buca delle lettere, un sostegno ai media online è stato aggiunto durante l'iter parlamentare.

«In questo contesto, ci si è assicurati di fare in modo che l'indipendenza redazionale fosse garantita», ha rilevato. L'associazione degli editori si è espressa affinché il sostegno sia collegato ai proventi degli abbonamenti online. «Spetta dunque al pubblico decidere quali media saranno sovvenzionati. Le redazioni rimarranno indipendenti dallo Stato», ha assicurato il presidente di Schweizer Medien.

Google e Facebook chiamati alla cassa

Il pacchetto di misure in favore dei media è necessario, ma da solo non basterà a garantire il futuro del settore, secondo Supino. Quest'ultimo ha ribadito la necessità di introdurre in Svizzera un diritto che consenta alle imprese mediatiche di chiedere un risarcimento ai giganti dell'internet quali Google e Facebook per i contenuti che riutilizzano.

«Senza di ciò, a lungo termine in Svizzera non potranno più esistere media privati indipendenti», ha affermato ancora Supino. Una volta concluso il voto del 13 febbraio, il settore si lancerà in maniera risoluta in questo nuovo dossier, ha fatto sapere il presidente dei VSM.

CF vuole regolamentare la questione

La rimostranza degli editori è già stata ascoltata dal Consiglio federale. Il 17 dicembre scorso il Governo ha annunciato la volontà di regolamentare la questione in Svizzera. Un progetto di legge dovrebbe essere elaborato entro la fine del 2022 per regolare giuridicamente la protezione delle pubblicazioni giornalistiche.

L'esecutivo ha constatato che, grazie al diritto di protezione previsto nell'UE, in futuro i media saranno verosimilmente ricompensati per le loro prestazioni. In Francia, dove l'attuazione della misura è in fase avanzata, sono stati conclusi i primi accordi tra piattaforme Internet e media su pressione delle autorità garanti della concorrenza. Anche in Germania sembra delinearsi una situazione simile.