Divario uomo-donna Parità tra i sessi: la Svizzera è tra i primi 20 paesi

ATS

18.12.2018 - 02:06

La Svizzera è tornata tra i primi 20 paesi del pianeta nella graduatoria del Forum economico mondiale (WEF) relativa alla parità tra i sessi (foto simbolica)
La Svizzera è tornata tra i primi 20 paesi del pianeta nella graduatoria del Forum economico mondiale (WEF) relativa alla parità tra i sessi (foto simbolica)
Source: KEYSTONE/AP/MICHEL EULER

La Svizzera è tornata tra i primi 20 paesi del pianeta nella graduatoria del Forum economico mondiale (WEF) relativa alla parità tra i sessi.

Dopo il tonfo dell'anno scorso, quando era passata dall'11esimo al 21esimo posto, ha recuperato nel 2018 una posizione, classificandosi 20esima fra le 149 nazioni prese in esame.

Nella Confederazione i progressi in materia di emancipazione politica si contrappongono a un crescente divario di genere nella partecipazione professionale e nelle opportunità economiche. Su quest'ultimo punto, il Paese ha perso tre posizioni scendendo al 34esimo rango, secondo il rapporto pubblicato oggi a Ginevra.

Un calo vi è stato anche in termini di partecipazione politica: la Svizzera si è piazzata al 29esimo rango, rispetto al precedente 28esimo, anche se in termini assoluti non figura un calo. La Confederazione sta regredendo pure sulla parità per un'attività simile e sull'accesso delle donne ai mestieri tecnici.

La flessione è poi piuttosto significativa per quanto riguarda i risultati in campo dell'istruzione e della sanità. D'altro canto, la Svizzera rimane al primo posto in termini di alfabetizzazione, istruzione superiore e tasso di natalità.

Paesi nordici ai vertici

La classifica mondiale continua ad essere capeggiata dall'Islanda, seguita ancora dalla Norvegia. Al terzo posto si situa la Svezia, che avanza di due posizioni. Seguono la Finlandia, il Nicaragua e il Ruanda. La Namibia entra per la prima volta tra i primi dieci.

Complessivamente, il divario tra uomini e donne si è leggermente ridotto nel mondo (meno di -0,1%). Al ritmo attuale, ci vorranno 108 anni per una parità in tutti i criteri, una cifra che è nuovamente aumentata rispetto all'anno scorso (100 anni). Nel 2016 la scadenza era stata fissata in 83 anni.

In particolare, per la prima volta dal 2006 lo scarto tra l'emancipazione e la partecipazione politica si amplia. La situazione migliora invece per quanto riguarda la parità al lavoro, tuttavia questa non viene più raggiunta da 200 anni.

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