TurismoPernottamenti: +0,7% nella stagione invernale
ATS
5.6.2019 - 09:50
Con 16,7 milioni di pernottamenti alberghieri, la scorsa stagione turistica invernale (da novembre ad aprile) è stata la migliore da undici anni in Svizzera.
Rispetto a quella precedente è stato registrato un incremento dello 0,7%, indica mercoledì l'Ufficio federale di statistica (UST).
Dopo la forte contrazione di un anno prima (-9,3%), in Ticino è stato registrato un incremento del 4,1% (+24'816 notti) a 625'696. I Grigioni segnano una progressione dell'1,8% a 2,8 milioni; in termini assoluti è stato il cantone con la maggiore crescita (+50'925). Complessivamente la metà dei cantoni ha registrato una crescita dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2017/18 e l'altra metà una contrazione.
Tornando a livello nazionale, tra tutti i mesi della stagione turistica invernale, dicembre (+3,6%) e novembre (+2,6%) sono quelli che hanno beneficiato maggiormente di un'affluenza in crescita. Per neutralizzare l'effetto di Pasqua, i mesi di marzo (+0,6%) e aprile (+3,0%) non possono essere analizzati separatamente: considerandoli quindi insieme presentano un incremento dell'1,6%. Per i mesi di febbraio e gennaio, invece, si è constatato un calo (rispettivamente -2,7 e -1,5%).
Gli ospiti stranieri hanno generato 8,8 milioni di pernottamenti, pari a un incremento dell'1,0% (+83'000 unità), per un totale di 8,8 milioni di pernottamenti. La domanda indigena, dal canto suo, è aumentata leggermente (+0,4%; +34'000), fino a raggiungere i 7,9 milioni di notti.
Tra i visitatori stranieri, sono stati quelli del continente americano ad aver registrato la crescita più marcata in termini assoluti, ossia 71'000 pernottamenti (+7,0% a 1,1 milioni). Gli Stati Uniti da soli hanno generato 73'000 notti supplementari (+10,6% a 764'000): si tratta del maggior aumento in termini assoluti fra tutti i paesi di provenienza.
Con 41'000 pernottamenti supplementari (+2,5% a 1,7 milioni), anche gli ospiti asiatici sono aumentati in maniera marcata. Tra i paesi di questo continente, l'India ha generato un aumento di 18'000 notti (+11,0% a 184'000), seguita dalla Cina (senza Hong Kong), con un incremento di 13'000 unità (+2,9% a 449'000). Sono aumentati anche i pernottamenti degli ospiti dei Paesi del Golfo (+7'200 o +3,2% a 234'000). È invece calata la domanda degli ospiti provenienti dalla Corea del Sud (-14'000 o -9,0% a 140'000) e dal Giappone (-2'900 o -3,1% a 93'000).
Una tendenza al ribasso si osserva pure per il continente europeo (-39'000 o -0,7% a 5,8 milioni). Fra tutti i paesi, è il Regno Unito ad aver registrato la diminuzione dei pernottamenti più marcata in assoluto (-15'000 o -1,9% a 777'000). Seguono la Svezia (-12'000 o -11,1% a 93'000) e la Russia (-11'000 o -5,5% a 195'000), mentre la Germania (-3'900 o -0,2% a 1,8 milioni) e l'Italia (-2'600 o -0,6% a 455'000) presentano diminuzioni più contenute. Si osserva invece una crescita per quanto riguarda la domanda degli ospiti francesi (+9'200 o +1,5% a 637'000) e belgi (+7'200 o +2,4% a 306'000).
Infine, è in rialzo anche la domanda dell'Oceania (+6'400 o +4,8% a 138'000 pernottamenti) e dell'Africa (+3'700 o +2,9%).
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