TurismoPernottamenti in forte crescita in Svizzera, calo in Ticino
ats
5.8.2022 - 10:00
Il settore alberghiero svizzero si è presentato in sensibile ripresa nel primo semestre, sebbene rimanga ancora lontano dai livelli pre-Covid. Il Ticino per contro mostra una flessione dopo i numeri eccezionali del 2021.
ats
05.08.2022, 10:00
05.08.2022, 10:11
SDA
Stando ai dati diffusi oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) nel periodo gennaio-giugno 2022 nella Confederazione sono stati registrati 16,9 milioni di pernottamenti. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso si registra una progressione del 47%, ma se il confronto viene fatto con il primo semestre del 2019 pre-pandemico si osserva una flessione del 10%.
Nella prima parte di quest'anno il comparto è stato sì sostenuto dagli ospiti svizzeri (+8% a 10,0 milioni), ma a stimolare la domanda è stato soprattutto il ritorno in forze degli stranieri (+213% a 6,9 milioni). L'incremento generale ha interessato tutti i singoli mesi con valori notevoli, che vanno dal +71% di gennaio al +25% di aprile.
Tornando ad osservare l'intero semestre, dodici regioni su tredici presentano un incremento delle notti: l'unica eccezione è rappresentata dal Ticino (-13% a 1,1 milioni), che l'anno scorso aveva però brillato, potendo approfittare del boom della domanda indigena in tempi di coronavirus.
I Grigioni segnano +29% a 2,9 milioni, un numero superiore anche ai 2,7 milioni del corrispondente periodo del 2019. Zurigo (+156%) e Ginevra (+175%) hanno beneficiato della ripresa del turismo urbano. Progressioni sensibili vengono comunque mostrate anche da altre realtà importanti come Berna (+47%), Lucerna (+35%) e Vaud (+52%).
Guardando ai paesi di provenienza degli ospiti, la classifica è dominata dai seguenti cinque paesi, che presentano aumenti a tratti stratosferici, visti i numeri di base contenuti dell'anno prima: Germania (+108% a 1,6 milioni), Stati Uniti (+1064% a 0,8 milioni), Regno Unito (+1030% a 0,6 milioni), Francia (+70% a 0,6 milioni) e Italia (+102% a 0,3 milioni).