SvizzeraPernottamenti record nella stagione invernale, ma in calo in Ticino
hm, ats
6.6.2024 - 12:00
Numeri record per il turismo svizzero nella stagione invernale 2023/2024 cioè il semestre che va da inizio novembre a fine aprile: sono stati registrati 18,0 milioni di pernottamenti, il livello più alto mai osservato. Il Ticino mostra però un calo.
Keystone-SDA, hm, ats
06.06.2024, 12:00
06.06.2024, 12:01
SDA
Stando ai dati diffusi stamani dall'Ufficio federale di statistica (UST) a livello nazionale si registra una progressione del 2,9% rispetto all'analogo periodo del 2022/2023, che era già stato da primato. A trainare il comparto è stato il ritorno in forze di ospiti stranieri, che segnano +6,0% a 8,7 milioni di notti. La domanda indigena è cresciuta di poco (+0,1%), ma con 9,3 milioni ha comunque stabilito un nuovo massimo assoluto, per la terza volta consecutiva.
Solo tre regioni elvetiche segnano un arretramento: due di esse (Vallese, con -0,1%, e Giura, -0,6%) palesano una sostanziale stabilità, mentre in forte decrescita è il Ticino (-5,2% a 0,7 milioni), realtà che aveva peraltro fortemente approfittato del boom delle vacanze in patria durante la pandemia. La ripresa del turismo internazionale ha invece messo le ali a Ginevra (+8,5%) e Basilea (+6,6%).
Tornando alla componente straniera, va rilevato che i pernottamenti sono ancora inferiori al 2018/2019, ultima stagione invernale pre-Covid, ma ormai solo di poco: lo scarto è dello 0,8%. Per quanto riguarda i paesi di provenienza, nel 2023/2024 la classifica è dominata dalla Germania (1,7 milioni di notti, +0,7%); seguono Stati Uniti (+12,1% a 1,0 milioni), Regno Unito (+3,2% a 0,8 milioni), Francia (+3,7% a 0,6 milioni) e Italia (+4,3% 0,4 milioni). Fra le progressioni maggiori va segnalata quella della Cina (+147% a 0,2 milioni), con numeri però ancora ampiamente inferiori a quelli pre-coronavirus.
L'UST ha pubblicato anche i dati dei pernottamenti per il solo mese di aprile, che segna -3,4% a 2,8 milioni. La flessione è dovuta soprattutto agli svizzeri (-5,7%), mentre gli ospiti provenienti da oltre frontiera mettono a referto -1,2%.