Banche Ermotti: «Piazza finanziaria svizzera sotto pressione»

ATS

22.2.2020 - 09:46

Il CEO dimissionario di UBS, Sergio Ermotti (foto d'archivio)
Il CEO dimissionario di UBS, Sergio Ermotti (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER

Il CEO dimissionario di UBS Sergio Ermotti, in un'intervista rilasciata alle testate del gruppo CH Media, ha messo in guardia da un possibile declino della piazza finanziaria svizzera a causa della Brexit.

«Dopo la Brexit i britannici faranno tutto il possibile per rafforzare la loro piazza finanziaria attraverso una regolamentazione rigorosa e pragmatica», avverte Ermotti. «In Svizzera questo pragmatismo a volte manca».

La Svizzera mantiene i suoi vantaggi dal punto di vista politico e normativo per attirare le grosse banche, afferma il ticinese 59enne. Ma deve stare attenta a non rimanere indietro. «Il nostro riferimento deve restare la piazza finanziaria di Londra», sottolinea.

«Norme in Svizzera troppo severe»

Le norme in Svizzera sono diventate troppo severe, ritiene Ermotti. «Alcuni inasprimenti sono stati necessari e giusti, ma in alcuni ambiti si è andati troppo oltre». Per Ermotti non bisogna abusare della democrazia diretta, in quanto le iniziative popolari estreme hanno creato incertezza.

Sergio Ermotti è CEO di UBS dal 2011. Dal primo novembre sarà sostituito da Ralph Hamers, attualmente a capo del gruppo ING. Nell'intervista Ermotti resta vago sul suo futuro professionale.

Alla domanda se aspiri alla presidenza di UBS nel 2022, risponde che non sollecita alcun mandato. È invece sicuro di non passare alla concorrenza presso Credit Suisse. «Per me UBS è la migliore banca della Svizzera», dichiara.

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