Raiffeisen Pierin Vincenz rinviato a giudizio

ATS

3.11.2020 - 15:42

L'ex presidente della direzione di Raiffeisen ed ex presidente del Consiglio d'amministrazione di Aduno Pierin Vincenz sarà processato.
L'ex presidente della direzione di Raiffeisen ed ex presidente del Consiglio d'amministrazione di Aduno Pierin Vincenz sarà processato.
Source: Keystone/GIAN EHRENZELLER

A quasi tre anni dall'apertura di un procedimento penale nei loro confronti, il ministero pubblico zurighese ha rinviato a giudizio l'ex presidente della direzione di Raiffeisen Pierin Vincenz e l'ex direttore di Aduno (ora Viseca) Beat Stocker.

I due sono accusati di truffa per mestiere, appropriazione indebita, falsità in documenti e corruzione passiva a danno di Aduno e Raiffeisen, indica un comunicato diramato oggi dalla procura.

Vincenz – che oltre a Ceo di Raiffeisen fra il 1999 e il 2015 è anche stato presidente del consiglio d'amministrazione (Cda) di Aduno dalla sua fondazione nel 1999 fino al giugno 2017 – e Stocker si sarebbero arricchiti attraverso una serie di acquisizioni.

Stando agli inquirenti i due avrebbero richiesto, e in parte ottenuto, vantaggi indebiti in relazione al rilevamento di Commtrain Card Solutions, Genève Crédit & Leasing ed EuroKaution da parte di Aduno e di Investnet da parte di Raiffeisen, nonché alla prevista acquisizione di un'altra società da parte di quest'ultima. Inoltre i due avrebbero accollato a Raiffeisen ed Aduno spese private.

Il gruppo zurighese attivo nel settore dei pagamenti senza contanti, dei crediti privati e del leasing aveva sporto denuncia contro il suo ex presidente del Cda e contro «un altro ex membro dell'organo di sorveglianza» nel dicembre 2017, Raiffeisen «contro Pierin Vincenz e altre persone eventualmente coinvolte» nel febbraio seguente. Vincenz e Stocker sono stati in detenzione preventiva per tre mesi e mezzo tra fine febbraio e metà giugno 2018.

L'inchiesta ha riguardato altre sette persone che avrebbero aiutato e in parte corrotto attivamente i due accusati principali. «Il 16 ottobre 2020 il ministero pubblico ha concluso il procedimento penale contro queste nove persone con rinvio a giudizio al tribunale distrettuale di Zurigo e due decreti d'accusa», si legge nella nota.

Tornare alla home page