Rincaro aziendalePrezzi alla produzione e all'importazione ancora in calo
hm, ats
16.12.2024 - 11:00
I prezzi scendono, almeno per quanto è di competenza delle aziende.
Keystone
Ulteriori segnali di rallentamento del rincaro sul fronte aziendale: in novembre i prezzi alla produzione e all'importazione sono scesi dello 0,6% rispetto a ottobre.
Keystone-SDA, hm, ats
16.12.2024, 11:00
SDA
Su base annua si regista una flessione dell'1,5%, ciò che costituisce il 19esimo arretramento consecutivo, emerge dalle informazioni diffuse stamani dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Nel dettaglio, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione – che mostra l'evoluzione relativa ai prodotti indigeni – si è assistito rispettivamente a una contrazione dello 0,5% mensile e un calo dello 0,4% annuo. Nel confronto con ottobre sono diventati più a buon mercato soprattutto i preparati farmaceutici.
Il secondo sottoindice, quello dei prezzi all'importazione, presenta un'evoluzione più marcata: risulta in sensibile calo sia il dato mensile (-0,7%) che quello in rapporto a novembre 2023 (-3,8%). Si è dovuto pagare di più – nel paragone mensile – per prodotti petroliferi nonché per i dolciumi a base di cacao e cioccolato; prezzi in contrazione sono stati osservati per petrolio greggio, gas naturale, prodotti chimici e farmaceutici.
L'indice dei prezzi alla produzione e all'importazione è un indicatore congiunturale che riflette l'andamento dell'offerta e della domanda sui mercati dei beni, spiegava tempo fa l'UST. Il dato è considerato un parametro importante per capire lo sviluppo dei prezzi al consumo (cioè l'inflazione), poiché i costi di produzione sono normalmente trasferiti sui prodotti finali. Tuttavia mostra oscillazioni significativamente più marcate ed è molto più volatile a causa della forte dipendenza dalle materie prime.
Come si ricorderà in Svizzera l'inflazione si è attestata in novembre allo 0,7%, a fronte dello 0,6% registrato in ottobre, che era stato il valore più basso dal giugno 2021: si tratta di un dato in linea con l'obiettivo di stabilità dei prezzi della Banca nazionale svizzera (BNS), che l'istituto identifica in un incremento annuo inferiore al 2%.
I vari attori economici che pubblicano previsioni sul tema (a titolo d'esempio Seco, Ocse, KOF, Economiesuisse, UBS, Fondo monetario internazionale e altri ancora) pronosticano che nel 2024 il rincaro si attesterà a valori compresi fra l'1,1% e l'1,3%; per quanto riguarda il 2025 le stime si muovono in una fascia fra lo 0,3% e l'1,0%. Nel 2023 l'inflazione si era attestata al 2,1%, l'anno prima al 2,8%, in forte aumento rispetto allo 0,6% del 2021 e al -0,7% (rincaro negativo) del 2020.
Parigi, calciatrici sfidano il divieto di indossare l'hijab nelle competizioni
«Ci escludono, mentre tra i valori fondamentali del calcio e dello sport c'e' l'unione». Queste le parole di alcune giovani calciatrici che indossano l'hijab mentre giocano una partita di calcio nei «Giardini del Lussemburgo» di Parigi, dietro il Senato, per protestare contro la decisione che vieta di indossarli nelle competizioni sportive.
26.01.2022
Philadelphia, una veglia per commemorare le vittime dell'incendio domestico
Tenendo in mano candele e fiori, i residenti di Philadelphia tengono una veglia per commemorare le vittime di un incendio che mercoledi' 5 gennaio ha dilaniato una casa popolare a tre piani nel famoso quartiere dei musei di Fairmount, nella citta' orientale degli Stati Uniti, uccidendo 13 persone, tra cui otto bambini.
06.01.2022
Rapper spagnolo condannato per due Tweet
Polemiche per il fermo del rapper spagnolo Pablo Hasel, reo di aver pubblicato su Twitter messaggi contro la monarchia e le forze dell'ordine.
16.02.2021
Parigi, calciatrici sfidano il divieto di indossare l'hijab nelle competizioni
Philadelphia, una veglia per commemorare le vittime dell'incendio domestico