Rincaro Prezzi alla produzione e all'importazione in netto aumento nel 2021

hm, ats

18.1.2022 - 11:00

Sono costati di più in particolare i prodotti provenienti dall'estero.
Sono costati di più in particolare i prodotti provenienti dall'estero.
Keystone

I prezzi alla produzione e all'importazione sono nettamente aumentati nel 2021: la progressione è stata del 2,7%, a fronte del -3,0% dell'anno prima e del -1,4% del 2019.

Keystone-SDA, hm, ats

L'incremento vissuto nel secondo anno di pandemia è stato dettato soprattutto dal rincaro dei prodotti petroliferi e dei metalli, spiega l'Ufficio federale di statistica (UST) in un comunicato odierno. Sono invece costati meno gli articoli farmaceutici. I prezzi dei prodotti indigeni sono saliti dell’1,6% e quelli dei prodotti importati del 5,1%.

Per quanto riguarda il solo mese di dicembre, il relativo indice calcolato dall'UST si è attestato a 105,1 punti, con una contrazione dello 0,1% rispetto a novembre e un incremento del 5,1% in confronto allo stesso periodo del 2020.

Nel dettaglio, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione – che mostra l'evoluzione dei prodotti indigeni – si è assistito a una stabilità mensile e a un aumento del 3,1% annuo, con un indice a 103,1 punti. Nel confronto con novembre è diventato più caro in particolare il legno.

Il secondo sottoindice, quello dei prezzi all'importazione, presenta rispettivamente una flessione dello 0,4% e una progressione del 9,4%, con un indice a 109,2. È salito soprattutto il costo dei prodotti petroliferi.

L'indice dei prezzi alla produzione e all'importazione è un indicatore congiunturale che riflette l'andamento dell'offerta e della domanda sui mercati dei beni, spiegavano gli specialisti dell'UST di Neuchâtel in una pubblicazione di qualche tempo fa. Rappresenta quindi l'espressione del concorso di vari fattori, tra i quali in particolare i cambiamenti in atto nelle strutture di mercato, nelle condizioni generali, nella produttività, nei tassi di cambio e nella globalizzazione economica.

Il dato è considerato un indicatore importante per capire lo sviluppo dei prezzi al consumo (cioè l'inflazione), poiché i costi di produzione sono normalmente trasferiti sui prodotti finali. Tuttavia mostra oscillazioni significativamente più marcate ed è molto più volatile a causa della forte dipendenza dalle materie prime.

Come noto il tema del ritorno dell'inflazione è ormai entrato di prepotenza nell'agenda economica mondiale, con i paesi avanzati alle prese con tassi che non si vedevano da decenni. A titolo d'esempio il rincaro annuo di dicembre si è attestato al 7% Stati Uniti e al 5% nell'Eurozona. Anche in Svizzera i prezzi al consumo stanno aumentando, sebbene in modo meno marcato: nel dodicesimo mese dell'anno il relativo indice è salito dell'1,5% su base annua; il rincaro annuo del 2021 si è attestato allo 0,6%.