Il rapporto della BNS Proseguono gli ingenti disinvestimenti all'estero di società svizzere

hm, ats

15.12.2023 - 15:00

Il documento della BNS mette in luce una tendenza che è andata accentuandosi.
Il documento della BNS mette in luce una tendenza che è andata accentuandosi.
Keystone

Nel 2022 le società con sede in Svizzera hanno rimpatriato fondi per un ammontare di 71 miliardi di franchi dalle affiliate all'estero.

Keystone-SDA, hm, ats

Sono così proseguiti gli ingenti disinvestimenti degli anni antecedenti: la maggior parte (68 miliardi) era ancora riconducibile alle imprese del settore dei servizi, indica la Banca nazionale svizzera (BNS) in un rapporto odierno.

Alla netta riduzione delle partecipazioni finanziarie oltre i confini nazionali hanno però concorso, a differenza degli anni scorsi, non solo le società finanziarie e holding (26 miliardi) bensì anche altri comparti, come quello dei trasporti e delle comunicazioni (29 miliardi) e delle banche (19 miliardi).

Solo in pochi segmenti si sino registrati investimenti netti all'estero: nelle assicurazioni (6 miliardi) e nel commercio (4 miliardi) per quanto riguarda i servizi, nonché nella metallurgia e nei macchinari (5 miliardi) in relazione all'industria.

Per 42 miliardi il rimpatrio di fondi ha interessato i paesi europei, in particolar modo Cipro, Regno Unito e Lussemburgo. Deflussi cospicui sono stati registrati anche nei centri finanziari offshore dell'America centrale e meridionale (34 miliardi). Altre sedi hanno evidenziato invece un afflusso di investimenti diretti svizzeri, sebbene a un livello basso: la maggior parte dei fondi è confluita in Asia (8 miliardi), principalmente a Singapore e nella Corea del Sud.

Le consistenze di investimenti diretti all'estero sono ammontate a 1319 miliardi di franchi, il contrario (investimenti stranieri nella Confederazione) a 1055 miliardi.