EconomiaQuello che c’è da sapere sul nuovo scandalo di riciclaggio di denaro
tafu
24.9.2020
Da dove arrivano le informazioni ottenute dai FinCEN Files e di cosa si tratta? Cos’è il riciclaggio e quali sono le misure adottate dalla Svizzera per combatterlo? In questo articolo rispondiamo alle domande fondamentali in merito a queste rivelazioni.
Domenica 400 giornalisti di 90 paesi hanno pubblicato le loro ricerche su una nuova fuga di informazioni del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. I dati e i documenti rivelano gravi problemi nella lotta contro il riciclaggio.
Si tratta di grandi banche conosciute in tutto il mondo, di elusione delle misure precauzionali contro il riciclaggio di denaro, di corruzione e di attività criminali. Di seguito rispondiamo alle domande più importanti riguardo ai FinCEN Files.
Che cosa sono i FinCEN Files?
Il nome del progetto di ricerca - «FinCEN Files» - deriva dal Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), un ente governativo del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. I dipendenti controllano i trasferimenti di capitali al fine di scoprire e combattere il riciclaggio di denaro sporco, il finanziamento del terrorismo e altri reati.
Le banche con sede negli Stati Uniti sono tenute a segnalare immediatamente trasferimenti sospetti a questa autorità con un «rapporto di attività sospetta». Il «Süddeutsche Zeitung» precisa tuttavia che spesso queste comunicazioni vengono fatte solamente «pro forma», e questo dipenderebbe da una carenza cronica di personale all'interno degli enti responsabili del controllo.
Di cosa trattano i FinCEN Files?
In sostanza, le rivelazioni dimostrano che molte banche del mondo effettuano trasferimenti di capitali di clienti sospetti per diverse centinaia di miliardi di dollari all’anno. E questo avviene nonostante le banche stesse sospettino che il denaro di gruppi terroristi, oligarchi corrotti e altri criminali venga in questo modo messo in circolazione.
I dati riguardano i trasferimenti di denaro effettuati tra il 1999 e il 2017 e I’invio di fondi per un ammontare di 2'000 miliardi di dollari (circa 1'830 miliardi di franchi). Le ricerche condotte hanno permesso di rivelare che alcune banche, tra cui il grande istituto statunitense JP Morgan Chase e la HSBC, nonché alcune agenzie governative non intervengono quando i criminali fanno circolare il denaro in tutto il mondo.
Da dove provengono le informazioni?
Le informazioni divulgate consistono in più di 2'100 segnalazioni di attività sospette e rapporti interni del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti giunti alla redazione del sito statunitense «Buzzfeed News», che li ha condivisi con il Consorzio internazionale di giornalismo investigativo e più di 400 giornalisti. Per proteggere le fonti, non vengono fornite informazioni sull’origine precisa dei documenti.
Qual è il legame tra Donald Trump e la fuga di notizie?
Secondo le informazioni diffuse dal «Süddeutsche Zeitung», la maggior parte delle segnalazioni di attività sospette citate nei FinCEN Files fanno parte dei documenti raccolti da Robert Mueller, all’epoca procuratore speciale degli Stati Uniti. Dal 2017 al 2019 Mueller ha condotto un'indagine su possibili relazioni illegali tra il team elettorale di Trump e il governo russo.
I dati dimostrerebbero, tra le altre cose, che l'ex stratega della campagna di Donald Trump, Paul Manafort, aveva ricevuto fondi dall’estero attraverso società di comodo segrete e non li aveva dichiarati alle autorità fiscali statunitensi.
Cos’è esattamente il riciclaggio di denaro?
Le Nazioni Unite stimano che, in media, ogni giorno vengano riciclati fino a 5,5 miliardi di dollari (circa 5 miliardi di franchi) attraverso imprese sopette, scrive il «Süddeutsche Zeitung».
Il riciclaggio di denaro consiste nel reinvestire nel circuito finanziario legale proventi ottenuti illegalmente. Verrebbero così «riciclate» grosse somme di denaro provenienti dalla criminalità organizzata, ottenute attraverso il traffico di droga o di armi, attività di prostituzione, corruzione e gioco d’azzardo. Dopo essere passato per vari conti e società, diventa impossibile sapere da dove arrivi o a chi appartenga il denaro.
Qual è la situazione attuale in Svizzera?
Secondo l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), la piazza finanziaria svizzera è particolarmente esposta ai rischi di riciclaggio di denaro poiché rappresenta uno dei principali centri mondiali di gestione patrimoniale transfrontaliera per clienti privati. Sebbene molte banche abbiano migliorato le misure di prevenzione del riciclaggio di denaro e identifichino più valori patrimoniali sospetti che vengono poi segnalati all’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS), secondo la FINMA, i rischi rimangono elevati.
Secondo il suo rapporto annuale per il 2019, l’anno scorso il MROS ha presentato più di 2'000 segnalazioni alle autorità giudiziarie sulla base di 7'705 comunicazioni. Ciò corrisponde ad un capitale che ammonta a 12,9 miliardi di franchi. La maggior parte di questo denaro proviene da attività per cui si ipotizzano i reati di frode e corruzione.
I FinCEN Files riguardano anche la Svizzera?
Come riferisce il «Tages-Anzeiger», diverse segnalazioni di attività sospette hanno un legame con la Svizzera. I particolari sulle transazioni sospette fanno riferimento a molte banche svizzere come Credit Suisse, UBS, Vontobel, Raiffeisen, Pictet, Julius Baer, J. Safra Sarasin e la Zürcher Kantonalbank. Inoltre nei FinCEN Files vengono menzionate anche numerose banche estere con sede in Svizzera.
Si tratta comunque di casi sospetti e non necessariamente di fondi di provenienza illegale. Le banche statunitensi segnalano spesso casi sospetti quando non ricevono informazioni dalla Svizzera o da paesi terzi in virtù del segreto bancario.
Come funziona la prevenzione del riciclaggio di denaro in Svizzera?
Secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in Svizzera la lotta al riciclaggio di denaro sporco si basa sulla «legge sul riciclaggio di denaro, il codice penale nonché le norme aggiuntive di altre leggi in cui trovano applicazione le norme internazionali».
Le comunicazioni di sospetto riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo vengono ricevute dal MROS, che appartiene all’Ufficio federale della polizia, ed eventualmente trasmesse alle autorità giudiziarie. Inoltre, la FINMA e la Commissione federale delle case da gioco (CFCG) controllano il rispetto degli obblighi di diligenza da parte degli intermediari finanziari soggetti alla loro supervisione.
A livello internazionale, innanzitutto, la Svizzera è membro del Financial Action Task Force (FATF) e ha contribuito alla stesura delle sue 40 raccomandazioni che costituiscono le norme riconosciute a livello internazionale in materia di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.
In Svizzera le misure di lotta contro il riciclaggio funzionano?
Daniel Thelesklaf, che ha guidato il MROS fino a giugno, spiega tuttavia al «Tages-Anzeiger» che in Svizzera il meccanismo di lotta contro il riciclaggio di denaro sporco non è efficace. «Il risultato è che respingiamo solo una parte del denaro riciclato in Svizzera», e questo dipende da misure repressive poco concrete, precisa.
D’altro canto, però, le banche sono diventate più prudenti grazie alla pressione politica crescente e segnalano più tempestivamente i casi sospetti, afferma Thelesklaf e aggiunge «questo, tuttavia, ha creato un rallentamento per il lavoro del MROS. Alla fine del 2019 più di 6'000 comunicazioni non erano ancora state gestite.» Queste segnalazioni corrisponderebbero a diversi miliardi di franchi di capitali potenzialmente illeciti.