Innovazione e impresa Ricerca e sviluppo, tornano ad aumentare investimenti aziendali

Le imprese private in Svizzera hanno investito 15,5 miliardi di franchi nelle loro attività di ricerca e sviluppo (R+S).

L'importo è del 9% superiore a quello del precedente rilevamento del 2017 e segna un ritorno alla crescita, perché in quell'anno la progressione (rispetto al 2015) si era fermata all'1%.

Stando ai dati diffusi oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) il settore che spende di più è quello dell'industria farmaceutica, con 5,2 miliardi. Praticamente tutti i rami segnano peraltro un aumento degli investimenti, che per il 93% sono di provenienza elvetica.

Dopo diversi anni di crescita sostenuta della ricerca fondamentale, ora l'accento è di nuovo posto sullo sviluppo sperimentale: la spesa in questo campo è salita del 23% tra il 2017 e il 2019, raggiungendo 6,1 miliardi di franchi, ovvero il 40% del totale. La ricerca fondamentale rappresenta poco più di un quarto (26%) e quella applicata si mantiene stabile a circa un terzo.

L'obiettivo numero uno delle attività di R+S è la salute, con 8,1 miliardi. Seguono le tecnologie industriali, con 4,6 miliardi. Le somme versate dalle imprese a terzi (cosiddette spese extra-muros) per finanziare la ricerca sono rimaste stabili a 8,4 miliardi. A cambiare sono però stati i beneficiari, con un calo del denaro versato a entità estere, la prima flessione dal 2008.

L'anno scorso 58'700 persone erano attive nel settore di R+S presso imprese private, per un organico di 51'600 impieghi a tempo pieno: rispetto a due anni prima vi è stato un incremento del 12%. Gli effettivi sono principalmente composti da ricercatori, che rappresentano il 45% del personale totale. Un quarto dei dipendenti era di sesso femminile, mentre il 41% era di nazionalità straniera.