Rieter Il fabbricante zurighese in perdita malgrado le commesse elevate

hm, ats

27.5.2022 - 17:00

Rieter è un marchio noto a livello mondiale.
Rieter è un marchio noto a livello mondiale.
Keystone

Avvertimento sull'andamento degli affari per Rieter: il fabbricante zurighese di macchine e componenti per l'industria tessile ha annunciato che il primo semestre 2022 finirà in perdita, sia a livello operativo che per quanto riguarda il risultato netto.

27.5.2022 - 17:00

A pesare sono le difficoltà delle catene globali di approvvigionamento e l'impatto delle misure di contenimento del Covid in Cina, che stanno provocando un forte aumento dei costi di trasporto e dei materiali, ha indicato l'azienda con un comunicato diffuso mercoledì sera, alla vigilia della festività dell'Ascensione.

Questo in un contesto che vede peraltro la domanda di prodotti Rieter ancora molto forte: le commesse in portafoglio sono a un livello straordinariamente elevato, precisano i vertici del gruppo. Il fatturato dei primi sei mesi sarà quindi notevolmente superiore a quello del corrispondente periodo del 2021.

Contattato dall'agenzia Awp, un portavoce dell'impresa ha fatto sapere che i dati del primo semestre saranno pubblicati il 19 luglio: in quell'occasione sarà fornita anche una stima sull'insieme dell'esercizio. All'inizio di marzo la società impresa aveva parlato di un fatturato 2022 di 1,5 miliardi di franchi, raggiunto anche grazie ad acquisizioni.

Le novità odierne non sono piaciute agli investitori

Le novità odierne non sono piaciute agli investitori. Alla borsa di Zurigo il titolo Rieter è arrivato a perdere in mattinata oltre il 5%, per poi recuperare comunque almeno in parte le perdite. Dall'inizio dell'anno l'azione è scesa del 38% e non molto diversa è anche la performance sull'arco delle 52 settimane.

La società fa risalire l'origine dell'azienda a Johann Jacob Rieter (1762-1826), imprenditore che aprì a Winterthur un emporio in cui vendeva spezie esotiche e cotone. All'inizio dell'Ottocento l'impresa diventò una filanda, poi costruì macchine tessili, motori, treni, tram, fucili e altro ancora. Nel 1891 avvenne la trasformazione in società anonima e il Novecento fu all'insegna dell'espansione, anche all'estero. Nel 2011 la componente industria automobilistica è stata scorporata, dando origine ad Autoneum, pure quotata a Zurigo. Oggi il gruppo può contare su 17 unità produttive in dieci paesi e ha in organico 4900 persone livello mondiale, di cui un quinto in Svizzera.

hm, ats