Inflazione Segnali di recessione per l'economia globale

hm, ats

6.7.2023 - 19:00

L'economia sta rallentando.
L'economia sta rallentando.
Keystone

Per l'economia globale si fanno sempre più forti i segnali di recessione, sulla scia del massiccio aumento dei tassi d'interesse volto a far fronte alla pressione inflazionistica.

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È l'analisi degli economisti di Raiffeisen, che per le borse prevedono anche un secondo semestre più difficile del primo.

Nella prima parte del 2023 l'andamento dei mercati finanziari è stato sorprendentemente positivo e quasi tutte le classi d'investimento hanno registrato una crescita, constatano gli esperti della banca in un comunicato odierno. I mercati anticipano quindi un atterraggio morbido dell'economia e riduzioni dei tassi nel breve periodo.

Tuttavia gli specialisti dell'istituto con sede a San Gallo mettono in guardia da un eccessivo ottimismo, poiché a loro avviso la forte inversione dei tassi incide sempre di più sulla congiuntura e i rischi di recessione sono ulteriormente aumentati. Le banche centrali si trovano infatti in una situazione sempre più difficile.

«Nonostante l'inflazione si sia lasciata alle spalle il suo picco, in molte regioni il rincaro di fondo rimane ostinatamente al di sopra degli obiettivi delle banche centrali», afferma Matthias Geissbühler, responsabile investimenti di Raiffeisen Svizzera, citato nella nota. «È pertanto probabile che gli istituti debbano proseguire ancora per lungo tempo le loro politiche restrittive.

L'inversione dei tassi si ripercuote sull'economia

Intanto l'inversione dei tassi si ripercuote sempre più sull'economia, anche se – per via di effetti straordinari legati alla pandemia da coronavirus – la politica monetaria più restrittiva sta mostrando i suoi effetti con un ritardo maggiore del solito.

«Da un lato, a fine 2022 le aziende presentavano ancora registri degli ordini pieni, non essendo in grado di evadere le commesse a causa dei ritardi nelle consegne. Dall'altro, l'aumento della quota di risparmio ha avuto un effetto stabilizzante sui consumi. Ora questi effetti stanno via via scomparendo», sottolinea Geissbühler.

Gli indicatori congiunturali anticipatori, in particolare quelli relativi al settore industriale, lanciano ormai chiari segnali di recessione. Per i prossimi trimestri Raiffeisen prevede pertanto un ulteriore indebolimento della crescita globale: i rischi vengono considerati elevati.

Obbligazioni opportunità d'investimento

Gli esperti individuano opportunità d'investimento nelle obbligazioni. «Agli attuali livelli dei tassi, i titoli di stato e le obbligazioni societarie più solide appaiono interessanti e rappresentano nuovamente una valida alternativa nei portafogli diversificati».

Viene per contro suggerita prudenza per quanto riguarda le obbligazioni ad alto rendimento: i premi per il rischio di credito riflettono ancora troppo poco i maggiori rischi di recessione, viene argomentato.

Sempre secondo Geissbühler, i mercati azionari stanno al momento anticipando uno scenario troppo ottimistico. In particolare, le stime sugli utili per l'esercizio in corso e per il 2024 sono eccessivamente elevate, considerato il significativo rallentamento della congiuntura. Inoltre gli attuali aumenti di corso registrati in borsa non hanno un ampio supporto.

«Nel secondo semestre la volatilità tornerà ad aumentare»

«La ripresa è trainata solo da un numero ridotto di azioni le cui valutazioni sono aumentate in modo significativo: il clamore relativa al tema dell'intelligenza artificiale ha messo le ali soprattutto ai grandi titoli tecnologici americani». Di conseguenza, nel secondo semestre Raiffeisen non riscontra più un grande potenziale di rialzo per i mercati azionari e prevede flessioni temporanee.

Dopo un primo semestre 2023 molto positivo, i mercati rischiano quindi sempre più di dover affrontare venti contrari di carattere congiunturale. Ciò potrebbe comportare maggiori oscillazioni delle borse. «Nel secondo semestre la volatilità tornerà ad aumentare», prevede Geissbühler.

«Si consiglia di puntare su un'ampia diversificazione tra le diverse classi d'investimento. All'interno di esse l'attenzione dovrebbe essere maggiormente rivolta alla selezione dei titoli. Sono da preferirsi le aziende con bilanci solidi e modelli aziendali a prova di crisi. Soprattutto nelle fasi di recessione la qualità viene prima di tutto», conclude lo specialista.