Quarantene e impiego Sindacati aviazione per norme Covid semplici

ATS

12.10.2020 - 16:03

Dalla movimentazione degli aerei dipendono parecchi posti di lavoro.
Dalla movimentazione degli aerei dipendono parecchi posti di lavoro.
Source: KEYSTONE/GAETAN BALLY

I rappresentanti del personale del settore svizzero dell'aviazione lanciano un appello al Consiglio federale: occorre semplificare le disposizioni relative alle quarantene e prolungare i termini del lavoro ridotto, affermano.

«L'aviazione elvetica soffre per l'attutale inflessibile regime di quarantene della Svizzera», scrivono in una lettera inviata al governo varie sigle sindacali (SEV-GATA, Aeropees, Kapers, VPOD/SSP, Società impiegati di commercio), in rappresentanza delle diverse professioni attive nel ramo. La moltitudine di norme relative alle restrizioni di viaggio è un chiaro svantaggio, viene argomentato.

«Come sindacati e associazioni del personale non abbiamo la presunzione di giudicare quali misure siano efficaci e necessarie per proteggere i passeggeri e i dipendenti. La nostra preoccupazione è data dalla disparità di trattamento, con relativi svantaggi competitivi, dovuta a differenze formali e pratiche rispetto ad altri paesi e ad altre forme di mobilità», si legge nella missiva.

Gli organismi esortano l'esecutivo federale a collaborare con i paesi europei per introdurre rapidamente un sistema di test e quarantena per coronavirus adeguato e, se possibile, uniforme. Questo per evitare che decine di migliaia di posti di lavoro siano inutilmente messi a repentaglio in Svizzera.

Secondo le organizzazioni non è inoltre improbabile che le capacità del traffico aereo raggiungano il loro livello pre-Covid solo con un un certo ritardo, nonostante la prevista costante tendenza alla ripresa. Tenendo conto della situazione economica generale, del mercato del lavoro e delle specificità dell'industria aeronautica è quindi importante esaminare per tempo quali ulteriori misure transitorie siano adeguate per settori che si stanno chiaramente riprendendo ma che, a causa delle condizioni di mercato, torneranno a pieno regime solo in un secondo tempo. Per l'aviazione l'opzione che si pone è chiaramente un'ulteriore estensione del lavoro ridotto: soprattutto per poter mantenere a lungo termine i dipendenti qualificati del ramo.

La crisi sta già avendo un impatto drammatico sui salari, nonostante la compensazione della disoccupazione parziale. Alcuni dipendenti si trovavano già prima della crisi nel precario segmento dei bassi stipendi. La restituzione dei prestiti da parte delle compagnie non deve perciò diventare una minaccia per l'esistenza dei dipendenti. «A nostro avviso, la salvaguardia degli impieghi attraverso il rispetto dei contratti collettivi di lavoro dovrebbe far parte dei termini delle intese sui prestiti», affermano i sindacati.

Nella lettera i rappresentanti dei lavoratori ringraziano peraltro quanto già fatto da governo, parlamento e amministrazione per il loro settore.

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