Servizi finanziariSIX, ottimi affari grazie a turbolenze dei mercati causate da Covid
hm, ats
17.3.2021 - 10:01
Utili e ricavi in forte crescita nel 2020 per SIX: il gruppo attivo nei servizi finanziari, che gestisce fra l'altro la borsa svizzera, ha approfittato dell'elevata attività di negoziazione, sulla scia del nervosismo legato alla pandemia.
Keystone-SDA, hm, ats
17.03.2021, 10:01
17.03.2021, 10:04
SDA
I proventi sono saliti (su base annua) del 22% a 1,4 miliardi di franchi, ha indicato oggi l'impresa zurighese. Il risultato operativo Ebit è passato da 168 a 517 milioni, mentre l'utile ha fatto un balzo da 121 a 440 milioni: un importante contributo è stato fornito anche dal risultato finanziario, che ha apportato 274 milioni (nel 2019 l'importo era stato negativo per 25 milioni) grazie, fra l'altro, alla vendita di un pacchetto azionario.
In borsa l'anno si è rivelato assai movimentato, con gli investitori impegnati a far fronte alle turbolenze dei mercati e quindi più propensi a ritoccare costantemente le loro posizioni. Nella sola giornata del 20 marzo – la più attiva – il volume di contrattazioni è stato di quasi 19 miliardi: nell'insieme dell'anno la cifra è di 1753 miliardi.
Ha inciso positivamente anche il fatto che – per via della mancata intesa fra Svizzera e Ue in materia di accordo quadro istituzionale – l'equivalenza borsistica non sia stata concessa nell'Unione europea: questo ha fatto sì che le azioni elvetiche siano state negoziate quasi al 100% attraverso SIX.
Come noto, il gruppo l'anno scorso (in giugno) ha rilevato Bolsas y Mercados Españoles (BME), la società che controlla tutti i mercati finanziari del paese iberico, vale a dire Madrid, Barcellona, Bilbao e Valencia, diventando il terzo gestore europeo del settore. L'appetito per altre operazioni rimane peraltro intatto: «osserviamo molto attentamente le opportunità», afferma il responsabile delle finanze Daniel Schmucki in dichiarazioni riportate dall'agenzia di stampa Reuters. «Una nuova grande acquisizione è teoricamente possibile, anche se operazioni di questo tipo sono tendenzialmente rare».
Per quanto riguarda gli altri ambiti di attività del gruppo, va segnalato il -23% dei prelievi ai distributori automatici di banconote. Sono andati meglio gli affari con le carte di debito, che dopo un crollo durante il confinamento sono tornati ad aumentare. La pandemia ha inoltre fatto esplodere le transazioni con fattura elettronica (eBill), salite del 60%. Complessivamente l'esercizio si è quindi rivelato positivo e il consiglio di amministrazione prevede di aumentare il dividendo da 3,90 a 4,30 franchi.
Nel 2021 sono attesi ricavi in calo, complici i movimenti meno bruschi dei mercati finanziari. Inoltre l'accordo con il Regno Unito relativo all'equivalenza borsistica farà sì che una parte degli scambi emigrerà verso Londra: dall'entrata in vigore dell'intesa, il primo febbraio, la quota di mercato di SIX in questo comparto è scesa da quasi il 100% all'80%. «A medio termine prevediamo di attestarci sul 70%», ha spiegato Schmucki.
SIX è nata all'inizio del 2008 dalla fusione fra SWX Group, Telekurs Group e SIS Group. Inizialmente nota come Swiss Financial Market Services, ha assunto il nuovo nome – una sigla che si rifà all'espressione Swiss Infrastructure and Exchange – nel settembre dello stesso anno. SIX è di proprietà dei suoi stessi utenti – 121 banche; insieme UBS e Credit Suisse controllano circa il 32% dell'azienda – ed è presente in 20 paesi con circa 3500 posti di lavoro.