Dati sportivi Esordio sotto tono al Nasdaq per la ditta svizzera Sportradar

hm, ats

15.9.2021 - 10:01

Il cricket è uno degli ambiti in cui l'azienda punta a crescere notevolmente.
Il cricket è uno degli ambiti in cui l'azienda punta a crescere notevolmente.
Keystone

Esordio sotto tono alla borsa di Wall Street per la svizzera Sportradar, multinazionale con sede a San Gallo specializzata nella gestione di dati sportivi e nella loro trasmissione ai media, all'industria delle scommesse, nonché alle federazioni.

Quotate nel listino tecnologico Nasdaq, le azioni hanno chiuso ieri la seduta a 25,05 dollari, in calo del 7,2% rispetto al prezzo d'emissione fissato a 27 dollari. La società è stata quindi valutata 7,4 miliardi di dollari, l'equivalente di 6,8 miliardi di franchi.

Lo sbarco sul mercato dei capitali di New York è un sogno d'infanzia che si traduce in realtà, ha affermato il Ceo Carsten Koerl in dichiarazioni riportate dall'agenzia Awp. Il Nasdaq rappresenta a suo avviso un ambiente ideale per un'azienda che vive di dati e di software. Inoltre gli Stati Uniti sono un mercato in crescita ed estremamente importante.

Anche dopo l'entrata sul listino il controllo della società rimarrà comunque a Koerl, che ha mantenuto una quota di voto di oltre l'80%. «Questa struttura di proprietà presenta il vantaggio che i percorsi decisionali quotidiani sono molto brevi», ha spiegato il manager. Tuttavia il consiglio di amministrazione – al cui interno vi è anche Marc Walder, Ceo di Ringier – sarà coinvolto nelle importanti decisioni strategiche. La sede di Sportradar rimarrà in Svizzera, a San Gallo. «Non abbiamo intenzione di cambiarla».

Con il capitale raccolto l'impresa intende espandersi ulteriormente. Oltre a puntare sulla crescita organica saranno esaminate anche acquisizioni nel settore tecnologico, ha spiegato Koerl. Per quanto riguarda le singole discipline sportive si vedono grandi opportunità di crescita per esempio nel cricket, grazie alla sua grande importanza nell'enorme mercato indiano.

La crisi del coronavirus ha sì paralizzato gli eventi sportivi internazionali per un certo periodo l'anno scorso, ma ha anche fornito una spinta enorme all'innovazione nel campo dei dati sportivi, ha proseguito il Ceo. Sportradar – presente in una 30ina di località mondiali con oltre 2000 dipendenti – vuole sfruttare queste tendenze.

Malgrado la pandemia nel 2020 l'azienda ha aumentato il suo fatturato del 6% rispetto all'anno prima, salendo a 405 milioni di euro (440 milioni di franchi), mentre l'utile netto è progredito di un quarto a 15 milioni di euro. Nella prima metà del 2021 la società ha accelerato ulteriormente: i ricavi sono aumentati (su base annua) del 42% a 272 milioni di euro.

hm, ats