Svizzera Dopo la RTS, anche la SRF annuncia dei tagli: via circa 75 impieghi a tempo pieno

mp, ats

23.9.2024 - 15:33

Immagine d'illustrazione
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La radiotelevisione svizzero-tedesca (SRF) taglierà nei prossimi mesi circa 75 posti a tempo pieno in tutta l'azienda. La SRF apporterà ulteriori modifiche alla sua offerta e alla sua organizzazione entro il 2027 per posizionarsi in modo ottimale per il futuro. Il sindacato SSM si dice scioccato.

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Lo ha comunicato oggi la stessa azienda radiotelevisiva, precisando che per evitare un deficit finanziario, a partire dal 2025 sono necessarie ulteriori soppressioni di impieghi. Il 10% delle 75 posizioni a tempo pieno verrà tagliato tra i quadri.

Per quanto riguarda la programmazione, queste sono le misure più importanti: a partire dall'estate 2025, i programmi «Tagesschau» di mezzogiorno e delle 18.00 saranno sostituiti da notiziari con un moderatore. L'edizione di mezzogiorno sarà inoltre cancellata nei fine settimana.

I programmi «Club» e «Gesichter & Geschichte» si interromperanno in estate. Inoltre, la direzione generale verrà ridimensionata e saranno adottate ulteriori misure.

In primavera, la SRF aveva annunciato il suo piano strategico «SRF 4.0» e, in giugno, l'intenzione di tagliare posti di lavoro per realizzare una trasformazione a lungo termine. La maggior parte del pacchetto di misure sarà attuato a partire da metà ottobre.

L'SSM è scioccato e mette in guardia dalle conseguenze

Il sindacato svizzero dei media (SSM) si è detto «scioccato» per i previsti tagli di posti di lavoro presso la radiotelevisione svizzero-tedesca SRF. L'SSM mette in guardia dalla perdita di diversità e qualità e dalle conseguenze per i dipendenti.

«Il sindacato dei media chiede di fermare i piani di ristrutturazione e riduzione del personale», si legge in una reazione odierna.

Il programma di riduzione dei costi è particolarmente doloroso per l'informazione offerta dal «Tagesschau» e nelle regioni. Il «Tagesschau» è uno dei programmi centrali della SRF. «Il fatto che qui si facciano dei risparmi è inaccettabile e politicamente indesiderabile», ha aggiunto l'SSM.

Inoltre, se le decisioni giornalistiche vengono concentrate in un unico luogo, la diversità e la competizione interna tra le redazioni e le sedi andranno perse, viene precisato.

Tagli già annunciati da RTS e RSI

Nelle scorse settimane anche la radio-tv romanda RTS e quella di lingua italiana RSI avevano annunciato tagli di rispettivamente 55 e 15 posti a tempo pieno.

Questo a causa del «continuo aumento dei prezzi e le entrate commerciali in ribasso» che «obbligano la SSR a risparmiare 50 milioni di franchi nel 2025».