Commercio esteroStabile l'export di orologi svizzeri, verso la Cina forte aumento
hm, ats
18.3.2021 - 16:00
Le vendite di orologi svizzeri all'estero si sono presentate sostanzialmente stabili in febbraio, potendo approfittare di un effetto base legato alla situazione pandemica in Asia l'anno scorso.
hm, ats
18.03.2021, 16:00
18.03.2021, 16:19
SDA
Stando ai dati diffusi oggi dalla Federazione dell'industria orologiera (FH), nel secondo mese dell'anno le esportazioni si sono attestate a 1,6 miliardi di franchi, lo 0,3% in meno dello stesso periodo del 2020. In termini di volumi si è registrato un incremento dello 0,2%, con 1,03 milioni di pezzi smerciati.
Febbraio presenta quindi una contrazione assai meno sensibile di quella di gennaio (-11%) e di quella che ha interessato l'intero 2020 (-22%).
A livello regionale e tornando al mese più corto dell'anno, gli Stati Uniti (+14% a 224 milioni) segnano la prima crescita dopo undici flessioni consecutive. Il secondo mercato più importante si è rivelato la Cina (+161% a 191 milioni), che nel febbraio 2020 era crollato sulla scia del diffondersi del Covid-19. Anche Hong Kong (+10% a 156 milioni) è apparso in recupero, mentre cifre negative arrivano dagli atri tre sbocchi del Made in Switzerland, cioè Giappone (-1% a 115 milioni), Regno Unito (-7% a 96 milioni) e Singapore (-18% a 85 milioni).
Non del tutto uniforme appare l'andamento delle esportazioni in relazione ai segmenti di prezzo. Gli orologi di meno di 200 franchi hanno mostrato un calo del 17% in termini di valore, la gamma 200-500 una progressione del 14%, il comparto 500-3000 un aumento del 3% e la fascia oltre 3000 franchi un passo indietro dello 0,3%.
Contrariamente a quanto può avvenire in altre occasioni analoghe nel suo comunicato la Federazione orologiera non avanza questa volta previsioni riguardo al futuro.