Previdenza Svizzeri cercano di ottimizzare la loro situazione finanziaria

hm, ats

12.4.2022 - 19:01

L'obiettivo è poter mantenere lo stesso tenore di vita anche dopo la fine dell'attività professionale.
L'obiettivo è poter mantenere lo stesso tenore di vita anche dopo la fine dell'attività professionale.
Keystone

Gli svizzeri sono sempre più attivi nel cercare di ottimizzare la loro situazione finanziaria in vista della terza età.

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È quanto emerge da un studio sulla previdenza pubblicato questo martedì da Credit Suisse, che mette in luce come siano ad esempio aumentati i versamenti nel pilastro 3a e i riscatti di prestazioni della cassa pensione.

Si è anche fatta notevolmente più frequente la scelta dei giovani di optare per investimenti in azioni, nell'ambito del pilastro 3a. Le donne, invece, non solo effettuano meno versamenti nella previdenza individuale vincolata, ma scelgono pure spesso anche strategie d'investimento più conservative rispetto agli uomini, affermano gli autori della ricerca.

Nonostante la recessione, nel primo anno della pandemia nel 2020 sono continuati ad aumentare i fondi previdenziali del pilastro 3a detenuti presso banche e assicurazioni. Considerato il basso livello dei tassi d'interesse, non sorprende che gli averi sui conti normali siano rimasti invariati (+0,4%), mentre le soluzioni in titoli hanno evidenziato una crescita del 17%. Quest'ultimo dato viene spiegato dagli esperti con la performance positiva dei mercati finanziari, malgrado il Covid, ma anche con un aumentato interesse per il tipo di prodotti in questione.

Un'analisi dei dati anonimizzati della cassa pensione di Credit Suisse Svizzera mostra che le persone prossime al pensionamento – ma anche gli assicurati con un modesto patrimonio previdenziale e le donne – optano per strategie meno rischiose. Se con un orizzonte temporale breve ciò può essere opportuno, non lo è in generale per molti assicurati, in quanto le aspettative di rendimento per gli investimenti a basso rischio sono negative a causa dell'attuale situazione dei tassi d'interesse, sostengono gli specialisti.

Lo studio sottolinea la necessità di definire il processo di risparmio e investimento in base al profilo e alla capacità di rischio individuali. In tale contesto occorre anche evitare che gli assicurati scelgano in modo disinformato o inconsapevole strategie d'investimento che ostacolano la realizzazione di rendimenti positivi e portano a lungo termine a un'evoluzione del patrimonio di previdenza ben al di sotto delle possibilità e delle prassi del secondo pilastro.

Negli ultimi anni è leggermente diminuita la quota di rendite esclusive, mentre sono aumentate le pure liquidazioni di capitale. Secondo dati provvisori per il 2020, presso le casse pensioni (senza istituzioni di libero passaggio), il 54% dei nuovi beneficiari ha ricevuto almeno una parte delle prestazioni sotto forma di capitale: il 34% ha ricevuto solo capitale e il 20% ha optato per una combinazione di rendita e capitale. Poco meno della metà delle persone assicurate (46%) ha beneficato della pura rendita mensile, le donne un po' più spesso degli uomini. Nel complesso, la liquidazione in capitale presuppone una situazione patrimoniale solida: la longevità rappresenta un rischio finanziario e occorre evitare che i mezzi finanziari disponibili si esauriscano troppo presto, mettono in guardia gli economisti di Credit Suisse.