AssicurazioniNon solo ai danni, Swiss Re punta anche al ramo della vita e malattia
hm, ats
11.10.2023 - 17:01
In futuro la compagnia di riassicurazione Swiss Re intende puntare sempre più non solo sul ramo danni, ma anche su quello vita e salute.
11.10.2023, 17:01
11.10.2023, 17:30
SDA
Il rispettivo comparto aziendale Life & Health Re (L&H Re) potrà approfittare dell'invecchiamento della popolazione, si dice convinto il responsabile della divisione, Paul Murray, in un colloquio con l'agenzia Awp.
La società vede come presidente del consiglio di amministrazione Sergio Ermotti: nel 2024 al manager ticinese, richiamato alla guida operativa di UBS sulla scia dell'acquisizione di Credit Suisse (CS), subentrerà Jacques de Vaucleroy.
Swiss Re viene di solito chiamata in causa quando un uragano si abbatte sulle coste della Florida, la terra trema a Tokyo o le foreste vanno a fuoco in Canada: in seguito a gravi catastrofi naturali gli assicuratori primari fatturano ai riassicuratori parte degli elevati costi dei sinistri.
Meno sotto i riflettori è la riassicurazione nel comparto L&H. L'attività principale comprende l'assunzione dei rischi di mortalità e di longevità che giacciono inattivi nel portafoglio di un ente pensionistico, nonché dei rischi di malattia e di invalidità.
Murray vuole far crescere la divisione
Murray, che ha assunto la direzione di L&H Re in primavera, vuole far crescere la divisione. Una vita più sana e i progressi della ricerca medica, come l'uso della tecnologia mRNA nella terapia del cancro, dovrebbero continuare a garantire l'aumento dell'aspettativa di vita in tutto il mondo.
Ma chi vive a lungo ha anche maggiori probabilità di avere un vuoto nei propri risparmi per la pensione: gli istituti finanziari che offrono rendite per coprire questo rischio stanno quindi cercando di aumentare la loro copertura.
«Attualmente abbiamo una quota di mercato maggiore nel settore del rischio di mortalità, ma vogliamo crescere di più nel campo della longevità», spiega Murray.
Nel segmento in questione la società è ben rappresentata nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e a Singapore, ma si vuole espandere maggiormente negli Stati Uniti, nonché in vari paesi europei e asiatici, a partire dal Giappone.
I premi netti della divisione aumentati del 6.4%
Nel primo semestre dell'anno in corso i premi netti dell'intera divisione sono aumentati (al netto degli effetti valutari) del 6,4%, dopo una crescita del 5,1% nell'intero 2022. Secondo Murray la crescita dovrebbe continuare.
Attualmente gli assicuratori primari stanno anche cercando di liberare capitale in bilancio per altre attività o per rafforzare la stabilità finanziaria trasferendo i rischi ai riassicuratori, osserva il dirigente.
Inoltre, all'indomani della pandemia di Covid la popolazione mondiale è sempre più consapevole che la salute è esposta a rischi imprevedibili. Ciò è particolarmente vero in Asia.
Alcuni rischi sono sottovalutati
Secondo Murray, alcuni rischi sono anche sottovalutati. «Le epidemie influenzali di ogni tipo sono ancora un pericolo, soprattutto per gli anziani. Lo vediamo anche nei nostri dati». Nonostante la crescente consapevolezza, molte persone sono poco o per nulla assicurate contro questi eventi.
In uno studio, gli esperti di Swiss Re hanno calcolato che molte famiglie si troverebbero in difficoltà finanziarie a causa della perdita del capofamiglia: in dollari, il divario assicurativo nel segmento della mortalità viene stimato a 406 miliardi.
L&H Re prevede non solo di crescere, bensì anche di operare in modo redditizio, dopo che il coronavirus aveva lasciato segni significativi sui conti. Nel 2021, il numero di decessi, superiore alle aspettative, ha creato un buco in cassa negli Stati Uniti, con una perdita della divisione di 478 milioni di dollari. Nel 2022 è stato per contro conseguito un utile di 416 milioni.
Nell'anno in corso L&H Re punta a un profitto di circa 900 milioni di dollari, contribuendo all'obiettivo di guadagno a livello di gruppo di oltre 3 miliardi di dollari. Murray ritiene che la sua divisione sia in grado di raggiungere il traguardo prefissato.
Swiss Re è una società di grande tradizione
Swiss Re è una società di grande tradizione. Le origini del gruppo vengono infatti messe in relazione con l'incendio che nella notte fra il 10 e l'11 maggio 1861 distrusse due terzi dell'allora fiorente città di Glarona.
Gli assicuratori si trovarono confrontati con danni di cinque volte superiori ai loro accantonamenti: questo mostrò il pericolo che un evento di grandi proporzioni poteva rappresentare per l'intero ramo in Svizzera. Anche per evitare che i premi di riassicurazione finissero all'estero, nel 1863 venne quindi fondata la Schweizerische Rückversicherungs-Gesellschaft.
Quell'entità, spesso abbreviata in Schweizer Rück, è oggi Swiss Re, un colosso attivo a livello planetario – ha 80 uffici nel mondo – che ad esempio è stato in prima fila nell'assicurazione delle torri gemelle di New York, distrutte da un attacco islamista nel 2001. Nel 2022 ha incassato premi per 43 miliardi di dollari (39 miliardi di franchi al cambio attuale) e ha conseguito un utile di 472 milioni.
Swiss Re figura anche nell'SMI, il listino dei 20 principali titoli della borsa svizzera. Dall'inizio del 2023 l'azione della compagnia è salita del 12% e ancora più positiva è la performance sull'arco di tre anni: +37%.