Svizzera Tamedia sopprime circa 300 impieghi e chiude due delle tre tipografie

sifr, ats

27.8.2024 - 07:17

Le tipografie di Bussigny (VD) e Zurigo saranno chiuse rispettivamente a marzo del prossimo anno e alla fine del 2026, ha indicato TX Group.
Le tipografie di Bussigny (VD) e Zurigo saranno chiuse rispettivamente a marzo del prossimo anno e alla fine del 2026, ha indicato TX Group.
Keystone

L'azienda mediatica zurighese Tamedia sopprime circa 200 posti nella tipografia e altri 90 nelle redazioni, ha reso noto questa notte la casa madre TX Group in una nota.

La gestione delle tre attuali tipografie non è più profittevole. La stampa sarà concentrata nel centro di Berna, mentre i siti di Bussigny (VD) e Zurigo saranno chiusi rispettivamente a marzo del prossimo anno e alla fine del 2026.

TX Group precisa che prima di una decisione definitiva si procederà a una procedura di consultazione. L'azienda prevede piani sociali, che contempleranno la possibilità di prepensionamenti.

L'impresa indica inoltre che intende concentrarsi su quattro marchi per la sua offerta digitale: Tages-Anzeiger, Berner Zeitung, Basler Zeitung nella Svizzera tedesca e 24 Heures in Romandia. Gli attuali giornali stampati saranno mantenuti.

TX Group: risultati economici stabili

Tamedia intende riorganizzare la propria commercializzazione pubblicitaria con la denominazione Tamedia Advertising. Con l'integrazione di Goldbach e la maggiore vicinanza ai marchi la filiale di TX Group intende generare una crescita dei ricavi.

TX Group ha registrato un fatturato di 461 milioni di franchi nel primo semestre del 2024 (contro 460,5 milioni dodici mesi prima).

Il fatturato complessivo è rimasto stabile grazie alla crescita di Goldbach Neo nella pubblicità esterna, attribuibile all'integrazione della società Clear Channel Schweiz, acquisita nell'aprile 2023. Altrimenti le vendite organiche sarebbero diminuite del 6,3%.

Le critiche dei sindacati

Non si è fatta attendere la reazione del sindacato syndicom, che ha accusato Tamedia di concentrarsi ancora una volta sulla massimizzazione dei profitti invece di assumersi la sua responsabilità sociale e investire nel giornalismo.

Syndicom chiede a Tamedia di correggere la sua strategia aziendale, di continuare a gestire le tipografie, di mantenere il maggior numero possibile di posti di lavoro e di migliorare il piano sociale, si legge in una nota odierna.

Secondo Stephanie Vonarburg, vicepresidente e responsabile del Settore Media del sindacato, «negli ultimi 15 anni, gli azionisti del gruppo TX, proprietario di Tamedia, si sono intascati più di 670 milioni di dividendi da un utile di 2,2 miliardi. Allo stesso tempo, Tamedia ha licenziato centinaia di dipendenti. Il Gruppo TX continua ad essere molto redditizio, questa politica di ridimensionamento senza nessun riguardo per il personale deve finire».

Per il segretario centrale del Settore dei media di Syndicom, Michael Moser, «Tamedia si ritira dal settore della tipografia senza alcuna necessità economica ma, allo scopo di «vendere le sue proprietà a Losanna e Zurigo a prezzi elevati sul mercato immobiliare».

Dello stesso tenore le considerazioni di Impressum, dettasi scandalizzata dalla decisione di Tamedia. Su «X», l'associazione chiede lo stop ai licenziamenti, accusando Tamedia di non avere una strategia, ma di agire solo per soddisfare l'avidità dei grandi azionisti.

Licenziamenti già lo scorso anno

TX Group ha già proceduto a licenziamenti alla fine dello scorso anno. Sono stati soppressi quasi 80 posti di lavoro, di cui circa 60 in Romandia, sia nella testata gratuita (20 Minutes) che in quelle a pagamento (Tamedia) e nell'agenzia Sport Center.

Il contesto per la stampa è difficile anche altrove in Svizzera. Il gruppo editoriale CH Media in dicembre aveva annunciato la cancellazione di 140 posti nella Svizzera tedesca; l'impresa zurighese Ringier di 55; e il gruppo ESH Médias (editore dei quotidiani romandi Nouvelliste, Arcinfo e La Côte) di un'altra trentina.

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