MattoneIl coronavirus influisce poco sui tassi ipotecari
ATS
30.6.2020 - 17:18
La pandemia di coronavirus non dovrebbe avere un impatto marcato sui tassi d'interesse ipotecari. Lo indica MoneyPark, società zurighese attiva nella consulenza e intermediazione ipotecaria, che basa le previsioni sulla forte concorrenza del settore.
Anche il tasso direttore della Banca nazionale svizzera (BNS), che si trova in territorio negativo, non dà margine di manovra a importanti variazioni del tasso di interesse.
Inoltre, molti istituti di credito sono tornati alla loro normale operatività pre-crisi, in modo da poter offrire di nuovo condizioni più competitive.
Anche il previsto aumento della disoccupazione seguito dall'inizio di una recessione non preoccupa. MoneyPark ritiene che il mercato del lavoro sarà più resistente in Svizzera rispetto ad altri Paesi. Il rischio di insolvenza in termini di reddito sul fronte delle ipoteche viene pertanto definito «limitato», in particolare per gli alloggi in proprietà.
Tassi ipotecari stabili a giugno
I tassi ipotecari medi di 100 banche, compagnie assicurative e fondi pensione sono rimasti stabili a giugno. L'evoluzione nel primo semestre è però stata contrastata: in gennaio e febbraio sono calati di 12 punti base.
Durante la crisi del coronavirus le ipoteche a tasso fisso per 10 anni hanno invece raggiunto il tetto massimo di quest'anno all'1,31%. L'aumento è però stato di breve durata e nel frattempo i tassi sono ridiscesi ai valori di inizio anno.
Alla fine di giugno, il tasso di riferimento era dell'1,20% per le ipoteche di 10 anni e dell'1,02% per quelle di 5 anni. Nei prossimi mesi, MoneyPark prevede un ulteriore ribasso grazie alla concorrenza.