Banche Tre ex dipendenti di Credit Suisse sotto accusa

ATS

4.1.2019 - 08:18

Tre ex dipendenti di Credit Suisse sotto accusa a New York nell'ambito di prestiti accordati al Mozambico (foto d'archivio)
Tre ex dipendenti di Credit Suisse sotto accusa a New York nell'ambito di prestiti accordati al Mozambico (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/MELANIE DUCHENE

Cinque persone - fra cui tre ex dipendenti di Credit Suisse e l'ex ministro delle finanze del Mozambico sono accusati di corruzione, riciclaggio e frode di valori immobiliari a New York nell'ambito di prestiti accordati al Mozambico.

Secondo l'atto di accusa reso pubblico ieri a New York, il caso è incentrato su crediti che si elevano a circa due miliardi di dollari. Il denaro sarebbe dovuto servire a finanziare progetti di sviluppo in Mozambico legati alla pesca del tonno, alla sorveglianza costiera e ai cantieri navali. Ma circa 200 milioni sono finiti nelle tasche degli accusati e in quelle di funzionari come tangenti. All'ex ministro delle finanze sono andati per esempio sette milioni.

I tre ex banchieri di Credit Suisse, attivi nel settore degli investimenti, sono stati arrestati ieri a Londra in relazione all'atto di accusa. Secondo un portavoce dell'ufficio del procuratore degli Stati Uniti, all'origine dell'arresto, tutti e tre sono stati rilasciati su cauzione. Gli Stati Uniti hanno chiesto la loro estradizione. Gli avvocati dei tre ex dipendenti di Credit Suisse non erano al momento disponibili per rilasciare dichiarazioni.

Credit Suisse ha fatto sapere che continuerà a collaborare con le autorità. Gli ex dipendenti sono accusati di essersi arricchiti personalmente e di aver eluso i controlli interni della Banca.

L'ex ministro delle finanze del Mozambico Manuel Chang - in carica dal 2005-2015 - è stato arrestato cinque giorni fa in Sud Africa. Gli Stati Uniti chiedono anche la sua estradizione. Manuel Chang ha respinto le accuse.

La quinta persona ad essere stata accusata è un uomo d'affari libanese. A quest'ultimo - fermato mercoledì all'aeroporto di John F. Kennedy de New York e posto in detenzione preventiva - viene rimproverato di aver partecipato al coordinamento di questo "schema fraudolento".

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