Turismo svizzeroTurismo svizzero, il KOF prevede un lento ritorno alla normalità
hm, ats
26.10.2021 - 14:00
Il turismo svizzero vivrà nei prossimi mesi un lento ritorno alla normalità, sostenuto dal perdurare della domanda interna e da un certo ritorno degli ospiti stranieri.
Keystone-SDA, hm, ats
26.10.2021, 14:00
26.10.2021, 14:19
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La previsione è del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF), che punta su una stagione invernale 2021/2022 (cioè il semestre che va da inizio novembre a fine aprile) con 15,3 milioni di pernottamenti, in progressione annua del 62% rispetto a un periodo che aveva però subito una flessione del 26% a causa della pandemia. In netto recupero sarà la clientela estera (+255% a 6,7 milioni), con il ritorno anche dei turisti provenienti da paesi più lontani, ma il pilastro principale rimarrà la domanda indigena (+13% a 8,5 milioni).
Sempre stando agli esperti del KOF nell'estate 2022 le notti saranno 20,0 milioni (+12%), con un balzo del 78% degli stranieri, a cui farà da contraltare una flessione del 18% degli ospiti elvetici. La stessa evoluzione, anche se meno marcata, sarà vissuta nell'inverno 2022/2023 (-1% gli svizzeri, +18% gli stranieri), che dovrebbe terminare con 16,4 milioni di pernottamenti (+7%).
Guardando alle annate, il 2021 si chiuderà con 27,3 milioni di notti, in progressione del 4% rispetto ai 26,4 milioni del 2020, dato peraltro assai lontano dai 39,4 milioni del 2019. Proseguendo nelle previsioni, il 2022 vedrà 35,3 milioni di notti (+29%) e l'anno successivo 38,4 milioni (+9%).
Il KOF ha dedicato anche un'analisi speciale al settore alberghiero e il messaggio di fondo è chiaro: il comparto vivrà una ripresa più rapida di quella degli hotel. Particolarmente gettonati continueranno a essere i camping.