A causa di Credit SuissePerdita di 279 milioni di dollari per UBS nel quarto trimestre
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6.2.2024 - 08:02
UBS ha registrato una perdita netta di 279 milioni di dollari (circa 242 milioni di franchi) nel quarto trimestre del 2023. Lo ha comunicato oggi la stessa banca.
06.02.2024, 08:02
06.02.2024, 12:17
SDA
Si tratta del secondo trimestre in cui l'ex concorrente Credit Suisse, acquisita, è stata contabilizzata. Nel terzo trimestre, UBS aveva subito una perdita di 785 milioni di dollari.
La perdita ante imposte è stata di 751 milioni di dollari, che secondo il comunicato include tra gli altri una perdita di 508 milioni di dollari legata all'investimento in SIX Group. Su base rettificata l'utile ante imposte per il periodo ottobre-dicembre si è attestato a 592 milioni, viene aggiunto.
La banca ha già ridotto significativamente i costi. «Il Gruppo- si legge nel comunicato – ha ottenuto risparmi sui costi lordi di circa 4 miliardi di dollari rispetto all'esercizio 2022». I costi di integrazione e simili sono stati pari a 1,8 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda l'intero esercizio 2023, UBS ha registrato un utile ante imposte di 29,9 miliardi di dollari e un utile netto di 29 miliardi.
Agli azionisti sarà offerto un dividendo di 0,70 dollari per azione, pari a un aumento del 27% su base annua.
In tre mesi cancellati 4300 impieghi, ma i bonus sono aumentati
UBS taglia impieghi, ma vede il volume complessivo dei bonus aumentare ugualmente: nel terzo trimestre il numero di dipendenti a livello mondiale - includendo gli esterni - è sceso (in confronto a tre mesi prima) di 4300 unità a 138'500.
I collaboratori interni si sono contratti di 3100 unità a 112'900 (espressi in equivalenti a tempo pieno), si legge nel rapporto annuale pubblicato oggi dalla banca. Gli esterni segnano per contro meno 1100 a 25'600.
La compressione dell'organico si riflette anche sulla spese per il personale, che è scesa a 7,1 miliardi di dollari (6,1 miliardi di franchi) nel quarto trimestre, in flessione del 7% rispetto alla terza parte dell'anno. Non c'è però stata una diminuzione della retribuzione variabile: il versamento di bonus è anzi aumentato del 2% a 1,2 miliardi di dollari.
Nella sua relazione annuale, UBS fa riferimento a incentivi volti a scoraggiare i dipendenti dal cambiare datore di lavoro. Ci sono stati anche pagamenti per la cessazione dell'impiego e per l'adattamento dei processi di Credit Suisse al sistema di retribuzione variabile di UBS.
L'aumento è dovuto anche agli adeguamenti salariali e alla progressione delle componenti salariali variabili, nonché agli effetti dei tassi di cambio.
UBS ha dovuto anche assorbire maggiori spese per la previdenza dei dipendenti, nella misura di 375 milioni di dollari. L'aumento significativo dei costi è stato in gran parte dovuto all'adeguamento del modello pensionistico di Credit Suisse Svizzera a quello di UBS.
Per l'istituto guidato da Sergio Ermotti ciò ha comportato un aumento degli obblighi pensionistici e di conseguenza una perdita una tantum ante imposte di 245 milioni di dollari nel quarto trimestre.