Guerra in UcrainaGuerra in Ucraina, la BNS è pronta a rafforzare il franco
pv, ats
5.3.2022 - 20:14
La Banca Nazionale Svizzera (BNS) è pronta a intervenire per un rapido rafforzamento del franco dopo che ieri la valuta nazionale si è avvicinata alla parità con l'euro a causa delle preoccupazioni per l'effetto economico delle sanzioni alla Russia.
Keystone-SDA, pv, ats
05.03.2022, 20:14
05.03.2022, 20:21
SDA
Lo ha affermato Andréa Maechler, membro del consiglio direttivo dell'istituto centrale elvetico in un'intervista alla «Schweiz am Wochenende» in edicola oggi.
Dallo scoppio della guerra i lavori vanno avanti giorno e notte nell'edificio della BNS a Berna: i mercati finanziari e valutari fluttuano fortemente, bisogna vegliare al fatto che il franco non si apprezzi troppo e che le sanzioni contro la Russia vengano applicate in modo coerente.
Anche se la BNS non intrattiene alcuna relazione con gli istituti e con persone in Russia – ha aggiunto la Maechler – questa guerra e le sue conseguenze riguardano naturalmente anche la Svizzera. Fortunatamente «nemmeno lo 0,05% delle nostre riserve in valuta estera sono legate alla Russia».
Per quanto concerne le sanzioni che vanno a colpire il traffico dei pagamenti con la Russia, Maechler precisa che la BNS gestisce il sistema di pagamento elvetico SIC in franchi, «ma al momento sono soprattutto le banche commerciali a dover garantire l'attuazione delle sanzioni».
A preoccupare la BNS, secondo la dirigente, sono soprattutto gli effetti del conflitto sui mercati finanziari: vi è in generale un forte sentimento di rischio negativo. In queste fasi, il franco entra in gioco come rifugio sicuro, come pure lo yen, il dollaro, l'oro e gli investimenti sicuri in titoli di stato.
In ogni caso la BNS segue molto da vicino la situazione sul mercato valutario ed è «pronta a intervenire se necessario», ha detto Maechler. «All'inizio – aggiunge – abbiamo notato che l'apprezzamento era piuttosto piccolo rispetto alle incertezze globali, ma questo è cambiato nel corso della settimana».