Import-exportIl commercio estero svizzero registra record su record
fc, ats
26.4.2022 - 09:41
Nuovo record per il commercio estero svizzero: nel primo trimestre le importazioni hanno raggiunto 56,69 miliardi di franchi, pari a una crescita del 6,7%. Più contenuto l'incremento delle esportazioni: +1,2% a 65,4 miliardi.
26.04.2022, 09:41
26.04.2022, 10:10
SDA
La differenza nell'evoluzione ha comportato un netto calo dell'eccedenza della bilancia commerciale (-2,8 miliardi), passata così a 8,73 miliardi di franchi. Lo indica oggi l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC).
Nel dettaglio, per quel che concerne l'exprt, l'orologeria (+5,3% o +306 milioni di franchi) ha fornito il contributo maggiore alla crescita. Completano il podio i metalli (+6,3%; +231 milioni) e il settore delle macchine e dell'elettronica (+2,4%; +190 milioni). Bene anche le vendite di strumenti di precisione: +4,2% (+181 milioni). Questi quattro settori hanno così confermato il dinamismo dei trimestri precedenti.
In lieve calo, invece, le vendite di prodotti chimici e farmaceutici (–0,7%, pari a –247 milioni). La crescita dei prodotti immunologici (+7,1%) non ha permesso di compensare la diminuzione tra i principi attivi (–10,0%). Male anche la gioielleria: –10,8% (o –337 milioni).
Per regione, le esportazioni verso il Nord America e l'Asia sono cresciute allo stesso ritmo (rispettivamente +3,7% o +492 milioni di franchi e +3,6% o +489 milioni). Ferme a 37,5 miliardi le vendite verso l'Europa.
Per le importazioni, ad eccezione della gioielleria (–15,1%), il settore tessile, abbigliamento e calzature (–3,7%) e gli strumenti di precisione (–0,5%), tutti gli altri comparti hanno fatto segnare degli aumenti. Il contributo più forte lo hanno fatto segnare i prodotti energetici, che sono aumentati di 1,8 miliardi di franchi. Tale crescita si spiega però solo con l'impennata dei prezzi e non con l'aumento dei volumi, che è stato molto contenuto (+0,8%). Anche i prodotti chimici e farmaceutici hanno brillato con un aumento dell'11,8% (+1,7 miliardi di franchi). In aumento anche l'import di metalli (+187 milioni; +4,2%), che conferma così il trend positivo degli ultimi sette trimestri.
Tra i principali mercati, salgono le importazioni dall'Europa (+10,9%) e dal Nord America (+9,4%). Ristagnano invece gli arrivi dall'Asia (+0,4%), dalla Cina in particolare (+0,2%).