Fmi Unione Europea divisa, si vota sul successore di Lagarde

ATS

1.8.2019 - 19:51

È ancora tutto aperto per la successione a Christine Lagarde alla guida del Fondo monetario internazionale.
È ancora tutto aperto per la successione a Christine Lagarde alla guida del Fondo monetario internazionale.
Source: KEYSTONE/EPA/ERIK S. LESSER

Per sanare la nuova spaccatura apertasi in seno all'Unione, i ministri delle Finanze dell'Ue sono chiamati a votare domani per scegliere il candidato europeo da presentare per la successione a Christine Lagarde alla guida del Fondo monetario internazionale.

La decisione di ricorrere al voto è stata presa dal ministro francese Bruno Le Maire, che da settimane sta gestendo la regia dei contatti tra le parti, dopo aver constatato l'impossibilità di trovare il consenso dei suoi colleghi su un nome tra i cinque attualmente sul tavolo.

A farsi avanti per il posto che Lagarde lascia per andare a occupare quello di Mario Draghi al vertice della Bce sono stati il ministro delle Finanze spagnolo Nadia Calvino, il portoghese Mario Centeno (attuale presidente dell'Eurogruppo), l'olandese Jeroen Dijsselbloem, il governatore della banca centrale di Finlandia Olli Rehn e la bulgara Kristalina Georgieva, attuale numero due della Banca mondiale.

Ma nel corso delle ultime settimane, per un motivo o per l'altro, nessuno dei cinque è riuscito a mettere d'accordo tutti, o almeno di un'ampia maggioranza, dei 28. Secondo le ricostruzioni di diverse fonti, tra cui il 'Financial Times', i Paesi del Sud – in particolare Spagna, Italia e Portogallo – si sono fermamente opposti a Dijsselbloem. Il quale, oltre a essere considerato un paladino dell'austerità, sconta il peccato di aver accusato i Paesi del Sud di essere stati più colpiti dalla crisi perchè hanno sprecato i loro soldi in bevute e donne. Dalla parte opposta, i Paesi del Nord vogliono piazzare un loro candidato ritenendo che le istituzioni economiche dell'Eurozona abbiano già una connotazione fin troppo mediterranea.

A Le Maire, dopo il fallito tentativo condotto in extremis attraverso una conferenza telefonica con i suoi colleghi per superare l'impasse, non è rimasto che proporre di votare via email domani a maggioranza qualificata fino a quando non resterà sul tavolo il nome di un solo personaggio. Il ministro francese ha pure colto l'occasione per offrire l'opportunità alla Gran Bretagna di presentare un suo candidato entro questa sera.

La partita appare quindi ancora tutta da giocare, anche perchè nessuno degli aspiranti ha finora accennato a fare un passo indietro. L'Ue ha tempo fino al sei settembre per presentare la sua proposta per il posto di direttore generale del Fmi. Che prenderà poi la sua decisione il quattro ottobre.

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