L'economia americana si è contratta nel secondo trimestre dello 0,6%, stando a quanto indicato oggi, giovedì, dal Dipartimento del commercio.
Keystone-SDA
25.08.2022, 17:01
25.08.2022, 17:06
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L'arretramento è inferiore a quanto inizialmente previsto (la prima stima parlava di una flessione dello 0,9%) e alle attese degli analisti, che scommettevano su un calo dello 0,7%.
Per gli Stati Uniti si tratta comunque del secondo trimestre consecutivo di crescita negativa e quindi di una situazione di recessione tecnica. Il Pil statunitense era infatti sceso dell'1,6% nei primi tre mesi dell'anno.
I dati sul pil del secondo trimestre infuocano il dibattito sulla recessione americana. Il pil statunitense si è contratto per due trimestre consecutivi (-1,6% nei primi tre mesi e -0,6% nel periodo aprile-giugno) segnalando una recessione tecnica per l'economia.
Il reddito interno lordo sale
Ma se il prodotto interno lordo si contrae, il reddito interno lordo sale: ha segnato un +1,8% nel primo trimestre e un +1,4% nel secondo. Teoricamente i due indici si muovono mano nella mano ma in questo caso sono separati da un ampio divario da un lato il Pil segnala una brusca frenata dell'attività, dall'altra parte il reddito interno lordo indica invece un graduale raffreddamento.
L'arbitro ufficiale delle recessioni americane è il National Bureau of Economic Research che, nei suoi calcoli, tiene in considerazione tutti e due gli indici e altre variabili economiche.
Fra queste il mercato del lavoro che si mantiene solido, come indicato dall'andamento delle richieste di sussidi alla disoccupazione, calate per la seconda settimana segnalando come nonostante l'incertezza il mercato tiene.
In questo quadro complesso la Federal Reserve è chiamata a decidere le prossime mosse di politica monetaria e a farlo mentre l'inflazione è ai massimi da 40 anni e il tasso di disoccupazione è ai minimi da decenni.