Nel terzo trimestre del 2021, il numero di persone occupate in Svizzera è aumentato dello 0,9% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
13.12.2021, 11:07
13.12.2021, 11:43
SDA
Il tempo di lavoro settimanale effettivo per persona attiva è salito del 3,7%, tornando a raggiungere il livello prepandemico. È quanto ha comunicato oggi l'Ufficio federale di statistica (UST).
Nello stesso periodo, il tasso di disoccupazione ai sensi dell'Organizzazione internazionale del Lavoro (ILO) si è ridotto, passando in un anno dal 5,3% al 5,1% in Svizzera e dal 7,6% al 6,7% nell'Unione europea.
Da luglio a settembre la Svizzera contava 5,110 milioni di persone occupate, ossia un +0,9% rispetto allo stesso trimestre del 2020, comprese quelle a lavoro ridotto non assenti per oltre tre mesi dall'attività lavorativa. L'aumento è stato dello 0,7% per gli uomini e dell'1,1% per le donne. Una volta corretto secondo le variazioni stagionali, il numero di persone occupate tra il secondo e il terzo trimestre ha registrato una progressione dello 0,8%.
Nell'arco di un anno il numero delle persone attive occupate di nazionalità svizzera è aumentato dello 0,7% e quello delle persone straniere dell'1,4%. Tra le persone occupate di nazionalità straniera, il gruppo ad aver presentato la maggior progressione è stato quello dei frontalieri (permesso G: +2,8%), seguito dai titolari di un permesso di dimora (permesso B o L, in Svizzera da dodici mesi o più: +1,4%) e dai titolari di un permesso di domicilio (permesso C: +0,7%). È invece diminuito (-3,4%) il numero di persone occupate titolari di un permesso per dimoranti temporanei (permesso L, in Svizzera da meno di dodici mesi).
Nel terzo trimestre in Svizzera le persone che risultavano disoccupate ai sensi dell'ILO erano 253'000 (5,1%), ovvero 7000 in meno rispetto a un anno prima (5,3%). Una volta corretto secondo le variazioni stagionali, il tasso dei senza lavoro è calato di 0,3 punti percentuali rispetto al secondo trimestre 2021, passando dal 5,2 al 4,9%. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), sempre ai sensi dell'ILO, è diminuito dall'11,6% al 10,6%, mentre è progredito tra le persone di età tra i 50 e i 64 anni. Le persone senza lavoro di lunga durata (un anno o più) si è attestato a quota 108'000, in aumento di 24'000 unità rispetto al terzo trimestre 2020. La durata mediana di disoccupazione si è prolungata da 204 a 281 giorni.
Nel periodo in rassegna la durata settimanale effettiva di lavoro per persona occupata è cresciuta del 3,7%, per tornare al livello precedente la pandemia di Covid-19. L'aumento maggiore è stato riscontrato nel ramo «Trasporto e magazzinaggio» (+11,9%), seguito dai settori «Servizi di alloggio e di ristorazione» (+6,6%) e «Attività artistiche, di intrattenimento, presso economie domestiche, altro» (+5,7%).
La quota di persone salariate che ha lavorato a domicilio almeno occasionalmente, si attestava al 39,6%, in calo rispetto al secondo trimestre 2021 (43,5%), ma in aumento rispetto all'anno precedente (35,9%).
I settori «Servizi di informazione e comunicazione» (85,2%) e «Attività finanziarie e assicurative» (73,3%) presentano le maggiori quote di persone che hanno lavorato a casa.