Per 4,8 miliardi di euroYandex, il Google russo, cede le sue attività a investitori locali
SDA
5.2.2024 - 14:46
La olandese Yandex N.V., società madre di Yandex, soprannominato il «Google russo», ha annunciato la vendita delle sue attività in Russia a un consorzio di investitori privati. Lo ha reso noto in un comunicato.
Keystone-SDA
05.02.2024, 14:46
05.02.2024, 15:02
SDA
L'importo della transazione ammonta a 475 miliardi di rubli (circa 4,8 miliardi di euro).
Yandex è il principale motore di ricerca russo, ma opera anche nei servizi di taxi e di consegna. L'acquirente è il fondo d'investimento «Consortium. Premier», guidato da funzionari Yandex in Russia e sostenuto da quattro investitori privati, tra cui il fondo d'investimento Argonaut, di proprietà al 100% del gruppo petrolifero russo Lukoil, precisa il comunicato.
«Una volta conclusa la transazione, la partecipazione del gruppo Loukoil in Yandex sarà di circa il 10%», ha affermato la compagnia petrolifera. Yandex ha precisato che dopo l'operazione, che dovrà ancora essere approvata dagli azionisti di Yandex N.V. e dagli organismi di regolamentazione, Artiom Savinovski manterrà la sua posizione di amministratore delegato, mentre la squadra di manager russi di Yandex conserva «il suo diritto di compiere azioni e decisioni cruciali».
«Per noi è importante continuare il lavoro dell'azienda nel nostro Paese – ha detto alla stampa il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov – Non posso che accogliere con favore l'accordo e il fatto che il management russo rimarrà al suo posto».
Nel giugno 2022, più di tre mesi dopo l'inizio dell'offensiva contro l'Ucraina, l'imprenditore Arkadi Voloj si è dimesso dalla direzione di Yandex, il motore di ricerca da lui co-fondato nel 1997. Nel dicembre 2022, l'amico del presidente Putin, Alexeï Kudrin, ha dichiarato che entrava a far parte di Yandex come «consulente per lo sviluppo». Di fronte alle numerose sanzioni internazionali, il Cremlino cerca di sostituire i prodotti dei giganti occidentali che hanno lasciato il Paese, rafforzando al tempo stesso il controllo su questo settore strategico.