Clima Con foreste UE ben gestite si raddoppia assorbimento CO2

SDA

22.12.2020 - 14:19

Se gestite in modo più sostenibile, ogni anno le foreste dell'Unione Europea potrebbero assorbire il doppio dell'anidride carbonica.
Se gestite in modo più sostenibile, ogni anno le foreste dell'Unione Europea potrebbero assorbire il doppio dell'anidride carbonica.
Keystone

Se gestite in modo più sostenibile, ogni anno le foreste dell'Unione Europea potrebbero assorbire il doppio dell'anidride carbonica.

Secondo uno studio commissionato da Greenpeace Germania all'istituto indipendente di ricerca «Natural Forest Academy» (Naturwald Akademie), si passerebbe dai 245,4 milioni di tonnellate di CO2 all'anno ad un potenziale di 487,8 milioni tonnellate, circa equivalenti alle emissioni annuali della Francia.

Insieme ad altre Ong, Greenpeace chiede alla Commissione europea di escludere l'energia generata dalla combustione del legno (fatta eccezione degli scarti che non possono essere riciclati), dagli obiettivi per l'energia rinnovabile nella revisione in corso sulle politiche energetiche e climatiche dell'UE.

Secondo lo studio così «se lo sfruttamento dell'incremento del 'capitale naturale' costituito dalle foreste nell'Ue fosse ridotto di un terzo, la biodiversità aumenterebbe, le foreste diventerebbero più resilienti ai cambiamenti climatici e il potenziale di assorbimento di CO2 potrebbe aumentare da 245,4 milioni di tonnellate all'anno a 487,8 milioni».

«Le foreste dell'Ue hanno più potenziale di quel che crediamo nella lotta contro i cambiamenti climatici e quindi dovrebbero essere protette e ripristinate» afferma Martina Borghi, campagna foreste di Greenpeace Italia, «invece, preferiamo abbatterle e farne legna da ardere». «È sbagliato pensare che bruciare biomassa legnosa di origine forestale, legna, ma anche cippato e pellet, che non provengano da scarti altrimenti inutilizzabili – spiega – sia un'alternativa sostenibile rispetto ai combustibili fossili: la CO2 emessa dalla combustione degli alberi abbattuti non viene riassorbita da altri alberi piantati al loro posto».

Greenpeace chiede alla Commisione Europea di «adottare una visione condivisa delle foreste dell'Ue con nuovi obiettivi vincolanti per il loro ripristino e protezione». «Per evitare il greenwashing e le false soluzioni – conclude -, questi obiettivi dovranno essere trattati separatamente dagli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra».

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