Vaud Accoltellamento di Morges: 28enne jihadista rinviato a giudizio

es, ats

16.6.2022 - 11:59

Il portoghese era stato stato accoltellato in pieno centro a Morges mentre si trovava con la sua compagna in attesa davanti a un kebab situato a due passi dalla stazione. (foto d'archivio)
Il portoghese era stato stato accoltellato in pieno centro a Morges mentre si trovava con la sua compagna in attesa davanti a un kebab situato a due passi dalla stazione. (foto d'archivio)
Keystone

In relazione all'omicidio di stampo jihadista commesso a Morges (VD) nel settembre 2020, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha ora promosso l'accusa presso il Tribunale penale federale (TPF) contro l'aggressore, un cittadino svizzero-turco di 28 anni.

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Questi è inoltre accusato – tra le altre cose – di aver voluto perpetrare già nel 2019 un attentato a nome dell'ISIS a Prilly (VD).

Stando a un comunicato odierno, l'uomo è stato rinviato a giudizio per assassinio, tentato omicidio intenzionale, lesioni semplici, minaccia, violazione della legge federale che vieta i gruppi al-Qaida e Stato islamico nonché le organizzazioni associate, rappresentazione di atti di cruda violenza, tentato incendio intenzionale, tentata esplosione, violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari nonché violazione della legge sugli stupefacenti.

Nel concreto il MPC contesta all'imputato di aver pianificato e commesso il 12 settembre 2020 a Morges un attentato di stampo jihadista allo scopo di vendicare le vittime della guerra della coalizione contro lo Stato islamico.

L'imputato ha accoltellato in pieno centro un portoghese 29e, uccidendolo; la compagna della vittima, che al momento dei fatti si trovava con quest'ultima, ha subito un grave shock, motivo per il quale l'imputato è accusato anche dei reati di lesioni semplici e minaccia.

Avrebbe commesso anche diversi altri reati

Al doppio cittadino svizzero-turco sono anche attribuiti diversi reati penali commessi prima, tra cui sostegno all'ISIS attraverso la diffusione di materiale propagandistico e tentando di unirsi sul posto allo Stato islamico nella zona di conflitto siro-irachena.

Secondo l'atto di accusa, nell'aprile 2019 si è recato in Italia per raggiungere la Turchia e in seguito la Siria. Tuttavia, dall'Italia è ritornato al suo domicilio nel canton Vaud. L'imputato era inoltre in possesso di più rappresentazioni di atti di cruda violenza in relazione con lo Stato islamico.

Un'altra accusa mossa a suo carico concerne il tentato incendio e la tentata esplosione di una stazione di servizio a Prilly nell'aprile 2019. Secondo l'MPC l'uomo intendeva dare fuoco alla stazione di servizio e rivendicare l'attentato a nome dello Stato islamico, cosa che non gli è riuscita.

L'imputato è stato arrestato all'indomani dell'accoltellamento di Morges e da allora si trova in detenzione preventiva. Secondo l'atto di accusa, nel novembre 2020 ha aggredito intenzionalmente una guardia carceraria e ha cercato di ucciderla.

È inoltre accusato di aver aggredito, sempre nello stesso mese, un funzionario della fedpol, rendendosi così colpevole di violenza e minaccia contro le autorità e i funzionari. Deve inoltre rispondere in tribunale di violazione della legge sugli stupefacenti.