Solo un sopravvissuto Incidente aereo di Air India, recuperata una delle scatole nere

SDA

13.6.2025 - 10:25

Il premier indiano Narendra Modi sul luogo dello schianto.
Il premier indiano Narendra Modi sul luogo dello schianto.
Keystone

Gli investigatori sono riusciti a recuperare una delle due scatole nere dai rottami dell'aereo della compagnia Air India caduto subito dopo il decollo dalla città indiana di Ahmedabad.

Keystone-SDA

Sono in corso le ricerche dell'altra, ha riferito l'Hindustan Times.

Tutti i passeggeri, tranne uno, a bordo del volo diretto a Londra sono morti dopo che l'aereo si è schiantato. Air India ha confermato che 241 delle 242 persone a bordo non sono sopravvissute; solo un cittadino britannico è riuscito a salvarsi riportando lievi ferite.

Manca ancora un bilancio definitivo dei morti - secondo le stime sarebbero oltre 300 - considerando anche quanti hanno perso la vita a terra dopo la caduta e l'esplosione dell'aereo a pieno carico di carburante.

Dopo una dolorosa notte di attesa numerosi familiari sono ancora accampati fuori dall'ospedale di Ahmedabad per il riconoscimento dei passeggeri deceduti: molti hanno consegnato campioni di DNA per poter identificare i loro cari e ci vorrà del tempo prima che le salme vengano consegnate.

Il primo ministro indiano Narendra Modi si è intanto recato ad Ahmedabad, sul luogo dello schianto del Boeing 787.

Un pilota vicino alla pensione

Il pilota del volo aveva quasi trent'anni di esperienza ed era vicino alla pensione. Ne dà notizia la Bbc, secondo cui il sessantenne Sumeet Sabharwal, morto nel disastro, aveva oltre 8.200 ore di volo alle spalle.

Non solo: era un addestratore dei voli di linea, con la responsabilità di formare i piloti più giovani. Sabharwal era a pochi mesi dalla pensione e aveva programmato di trascorrere più tempo con il padre 82enne, ex funzionario dell'ente di regolamentazione dell'aviazione civile indiana.

«Era molto riservato, disciplinato. Lo vedevamo spesso andare e venire in uniforme», ha detto ai media un vicino di casa del pilota che viveva a Mumbai. Il copilota, il primo ufficiale Clive Kundar, aveva accumulato circa 1.100 ore di volo ed era abilitato a pilotare il Boeing 787 Dreamliner precipitato.