Sparatoria in Questura Agenti uccisi a Trieste, il giovane sparatore soffre di disturbi psichici

ATS / sam

5.10.2019

Immagine d'illustrazione
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Keystone

Il 29enne dominicano che venerdì ha ucciso due agenti a Trieste è accusato di omicidio plurimo e tentato omicidio nei confronti del piantone della Questura.

Secondo quanto si è appreso, gli inquirenti ritengono che sussista il pericolo di fuga e di reiterazione di reato e per questo hanno chiesto la custodia cautelare in carcere, misura che il Giudice per le inchieste preliminari (Gip) dovrà convalidare o no una volta interrogato il giovane.

Giovane che si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti. I magistrati lo hanno dichiarato in stato di fermo.

In Italia regolarmente

Il fratello invece non è correo del 29enne, secondo quanto emerso al termine dell'interrogatorio. Entrambi i fratelli, è stato ribadito, sono regolarmente in Italia con due permessi di soggiorno rilasciati per motivi familiari, uno a tempo determinato, l'altro a tempo indeterminato.

L'agenzia di stampa italiana Ansa intanto trova conferma la notizia che il 29enne soffre di disturbi psichici, e non era seguito dai servizi specifici della città.

La madre chiede perdono

«Mi dispiace tanto, non so come chiedere perdono a queste famiglie. Prego Dio che dia loro pace e che un giorno possano perdonare». Lo ha detto la madre del giovane indagato.

«Mi dispiace per quello che ha fatto mio figlio - ha aggiunto commossa - cosa si può dire a un padre che perde un figlio o a un figlio che perde il padre? Non c'è nulla che si possa dire per confortare un dolore così».

Le fondine avevano problemi?

Nell'ambito delle indagini sono state sequestrate le fondine delle due vittime per verificarne l'integrità. 

«Nella vicenda dei due agenti uccisi ci sono stati problemi con le fondine. Al primo è stata sfilata la pistola perché aveva una fondina vecchia, in quanto quella in dotazione gli si era rotta. Al secondo agente ucciso, la fondina sarebbe stata strappata dalla cintura». Lo riferisce il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).

«Al secondo agente - prosegue il Sap - l'arma sarebbe stata strappata quando ormai era già in terra inerte a causa delle ferite per i colpi esplosi con la prima pistola sottratta».

Cerimonia per rendere omaggio ai due agenti

Oggi, alle 12.15, è in programma una cerimonia per rendere omaggio ai due poliziotti uccisi davanti all'edificio della Questura. L'area antistante, dove nella notte sono proseguiti i rilievi della polizia scientifica, è stata riaperta al traffico.

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