Terrorismo I separatisti del Bla assaltano un treno in Pakistan: 48 ore di ultimatum per rilasciare gli ostaggi 

SDA

11.3.2025 - 22:09

Agenti di polizia, membri dei media e alcuni parenti dei passeggeri del treno attaccato dagli insorti si riuniscono in una stazione ferroviaria di Quetta, in Pakistan.
Agenti di polizia, membri dei media e alcuni parenti dei passeggeri del treno attaccato dagli insorti si riuniscono in una stazione ferroviaria di Quetta, in Pakistan.
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Un treno con a bordo circa 450 passeggeri è stato attaccato in una remota valle fra le montagne nell'ovest del Pakistan da terroristi separatisti del Baluchistan, che hanno ucciso 20 soldati di guardia e preso in ostaggio 182 persone, ritenuti militari, dicendo di aver messo in salvo i civili, inclusi donne a bambini.

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Fonti dell'esercito, che sta trattando sul posto con i terroristi, hanno affermato che dopo diverse ore sono stati liberati 80 ostaggi, compresi 26 donne e 11 bambini.

L'azione, subito rivendicata dall'Esercito di liberazione del Baluchistan (Bla), che da decenni rivendica l'indipendenza della grande provincia che confina con l'Iran, è stata compiuta in una remota e isolata zona di montagna, nella valle di Bolan, nel distretto di Kachhi. Al passaggio del Jafar Express partito da Quetta, capoluogo del Baluchistan, e diretto a nord a Peshawar, è scattato l'agguato: i miliziani del Bla hanno aperto il fuoco, costringendo il treno a fermarsi, uccidendo i militari a bordo e ferendo il macchinista.

Donne, bambini, anziani e cittadini del Baloch, sono stati rilasciati sani e salvi

«Dopo aver catturato il Jaffar Express, i combattenti del Bla hanno preso 182 ostaggi che sono stati sotto la nostra custodia da sei ore», ha detto il portavoce del gruppo separatista, Jeeyand Baloch, aggiungendo che «20 militari pachistani sono stati eliminati».

Secondo il Bla, tutti gli ostaggi fanno parte del personale in servizio attivo delle forze di sicurezza e delle agenzie di intelligence pachistane e ha detto che i civili, in particolare donne, bambini, anziani e cittadini del Baloch, sono stati rilasciati sani e salvi.

Ma l'apprensione fra i familiari degli ostaggi è forte, perché in passato i miliziani del Bla hanno fermato autobus e ucciso a sangue freddo i passeggeri, in particolare i lavoratori dal Punjab.

Fonti della sicurezza, che hanno parlato in condizione di anonimato, hanno detto all'agenzia di stampa Ansa che i sequestratori sono «in contatto con la loro mente in Afghanistan e hanno usato donne e bambini come scudi umani» e hanno aggiunto che le forze di sicurezza li hanno circondati e stanno conducendo un'operazione cauta nel difficile terreno, promettendo di continuare.

Il treno stava viaggiando attraverso le principali città, tra cui Sukkur nella provincia di Sindh e Lahore e Rawalpindi nel Punjab, prima della sua destinazione finale a Peshawar, un viaggio di circa 994 miglia con più di 30 fermate.

Il Bla (Esercito di liberazione del Baluchistan)

Il Bla, che combatte per un Belucistan indipendente, prende di mira frequentemente le forze di sicurezza e i civili del Punjab, la provincia più popolosa del Pakistan, che accusa di sfruttare le risorse del Belucistan senza un vantaggio per i baluci.

I separatisti si oppongono anche ai progetti di sviluppo nell'ambito del China-Pakistan Economic Corridor (Cpec), importante anello della inziativa Belt and Road, la cosiddetta Nuova Via della Seta sviluppata da Pechino, alleato-chiave di Islamabad. Gli insorti beluci considerano questi progetti uno sfruttamento delle risorse locali e in passato hanno preso di mira cittadini cinesi.

Ultimatum di 48 ore

l gruppo ha poi lanciato un ultimatum di 48 ore al governo pachistano affinché rilasci incondizionatamente i prigionieri politici beluci, le persone date per scomparse e gli attivisti della resistenza nazionale.

«Se le nostre richieste non saranno soddisfatte entro il periodo stabilito o se lo Stato occupante (Pakistan) tenterà un'azione militare durante questo periodo, tutti i prigionieri di guerra saranno neutralizzati e il treno sarà completamente distrutto», ha affermato il portavoce del Bla, Jeeyand Baloch, aggiungendo che «negli scontri con l'esercito, durati più di otto ore, sono stati eliminati oltre 30 membri del personale nemico».