Danno d'immagine Posti meme sui social per il mare sporco? Gli albergatori di Rimini ti denunciano 

SDA

30.8.2023 - 16:43

Una spiaggia di Rimini in attesa delle riapertura dopo l'alluvione dello scorso maggio (foto d'archivio del 20 maggio 2023).
Una spiaggia di Rimini in attesa delle riapertura dopo l'alluvione dello scorso maggio (foto d'archivio del 20 maggio 2023).
Keystone

D'ora in poi chi dileggia sui social il mare di Rimini rischia la querela. Gli albergatori della prima meta balneare d'Italia hanno presentato in procura la denuncia per diffamazione a mezzo di social network «per tutelare l'immagine dell'economia del territorio».

Ad affermarlo in una nota è la presidente di Federalberghi Rimini Patrizia Rinaldis. «La libertà è un diritto, ma per garantirla, va colpito chi la utilizza in maniera impropria», spiega.

In particolare sono stati presi di mira due post pubblicati quest'estate dopo l'alluvione che ha colpito la Romagna. Il primo, della pagina social «Commenti memorabili», recita: «Quando ti godi il primo bagno dell'estate a Rimini», con allegata l'immagine di una persona avvolta da liquami.

Il secondo, dell'account «Pastorizia never dies», ritrae due giovani intenti a fare il bagno tra plastica e spazzatura con la didascalia: «Ma lascia stare la Sardegna e la Sicilia. Quest'anno ce ne andiamo a Rimini, vedrai che non c'è poi questa differenza».

«Gravissimo danno d'immagine»

«Questi messaggi, solo apparentemente satirici e goliardici, posti in relazione all'alluvione del maggio 2023, dalla fantasia dei lettori e dei follower – si legge nell'atto – creano un gravissimo danno d'immagine della Riviera, al suo mare, all'economia turistica delle città e quindi agli operatori turistici».

«Con questa azione – aggiunge Rinaldis – mi piacerebbe sensibilizzare il governo a una maggior controllo su coloro che utilizzano i social come dileggio offendendo persone e diffamando territori».