TCS e DFAE avvertonoAttenzione! Visitare queste destinazioni può rivelarsi pericoloso
Valérie Passello
30.6.2025
Chi vuole andare in vacanza deve essere ben preparato.
Getty images
Che si tratti di America Latina, Africa, Europa o Sud-Est asiatico, le vacanze estive sono ormai arrivate. Ma dietro queste mete esotiche si nascondono rischi molto concreti. Il TCS e il DFAE mettono in guardia i turisti.
Samuel Walder
30.06.2025, 14:42
Valérie Passello
Le valigie sono pronte e l'eccitazione cresce: per molti svizzeri le tanto attese vacanze estive sono già arrivate.
Ma mentre migliaia di persone si preparano a partire per mete lontane, il Touring Club Svizzero (TCS) invita alla prudenza, perché la sicurezza non è garantita ovunque palme e cultura attirino i turisti.
Come scrive il TCS in un comunicato stampa, dietro il prestigio turistico di alcune regioni possono nascondersi gravi pericoli. Nelle metropoli dell'America Latina, ad esempio, i viaggiatori sono esposti a un maggiore rischio di criminalità, mentre in alcune regioni del Sud-est asiatico le tensioni politiche sono fonte di insicurezza.
Anche in Nord Africa, in particolare nel Maghreb, alcune regioni sono problematiche a causa dell'instabilità politica. L'Africa subsahariana presenta anche rischi sanitari e climatici, mentre la stessa Europa è regolarmente colpita da ondate di calore, incendi boschivi e disordini sociali.
Nonostante questi pericoli, ogni anno molti viaggiatori sono attratti da Paesi dai quali il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e altre autorità mettono in guardia.
I piani di viaggio sono spesso dettati dal richiamo dell'esotismo o delle offerte economiche, a scapito della sicurezza.
America Latina: prudenza nelle grandi città
Il Messico non è solo cultura. La criminalità di gruppo è ovunque.
Jair Cabrera Torres
Brasile, Messico, Colombia e Perù seducono i visitatori con le loro bellezze naturali mozzafiato, la diversità culturale e il fascino esotico. Ma dietro a questa immagine da cartolina a volte si nascondono rischi reali, soprattutto nelle grandi città o nelle regioni remote.
Come avverte il TCS, i viaggiatori non devono farsi abbagliare dalle attrazioni turistiche. In Messico, ad esempio, vaste aree del nord e del centro del Paese sono interessate dalla violenza dei cartelli della droga, in alcune zone può mettere a rischio la vita dei turisti.
Anche in Colombia l'instabilità regna ancora nelle zone di confine con il Venezuela e nella giungla amazzonica, dove i gruppi armati e la mancanza di controllo da parte dello Stato rappresentano un serio rischio.
Il Perù, un'altra destinazione popolare per gli amanti dell'avventura e della cultura, è stato recentemente scosso da manifestazioni e blocchi stradali. Questi disordini sociali hanno temporaneamente ostacolato il turismo, con tempi di attesa talvolta lunghi, strade bloccate e forti restrizioni per i viaggiatori.
Asia: vigilanza regionale
Per quanto paradisiache, le Filippine nascondono anche dei pericoli.
Marc Peter
Paesi come la Thailandia, il Vietnam, l'Indonesia e le Filippine incantano con le loro spiagge da sogno, la cucina deliziosa e la cultura esotica. Ma anche questi paradisi hanno le sue sfumature buie, come dimostrano gli attuali avvertimenti delle autorità internazionali.
Mentre la maggior parte delle aree turistiche è considerata sicura, alcune regioni presentano seri rischi e tuttavia non sono state ritirate dai programmi di alcuni tour operator.
Nelle Filippine, ad esempio, l'isola di Mindanao rimane un rischio per la sicurezza, con gruppi armati che commettono regolarmente atti di violenza e rapimenti.
L'Indonesia non è nota solo per le sue spiagge: questo immenso arcipelago è esposto a un rischio vulcanico permanente. La regione di Papua, nella parte orientale del Paese, dove la situazione politica e sociale è tesa, fa regolarmente notizia. Qui possono scoppiare violenti scontri.
In Thailandia, il sud del Paese è potenzialmente problematico. Le tensioni si verificano regolarmente. Anche se generalmente localizzate, possono avere ripercussioni sui viaggiatori.
Maghreb: prudenza fuori dai sentieri battuti
Il DFAE mette in guardia dal terrorismo in alcune regioni della Tunisia.
Keystone
Il Marocco e la Tunisia sono da anni tra le mete preferite dagli svizzeri. Il sole, le spiagge e il fascino orientale rendono i Paesi del Maghreb particolarmente attraenti.
E in effetti, le note località balneari e i centri turistici sono considerati in gran parte sicuri. Ma al di fuori dei sentieri battuti, la situazione è diversa. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) mette in guardia da alcune regioni.
In Tunisia, i problemi riguardano in particolare la zona di confine con la Libia e le remote regioni montuose del centro-ovest del Paese. Il DFAE sconsiglia formalmente di recarsi in queste zone, poiché il rischio di terrorismo o criminalità è troppo elevato.
Anche in Algeria, soprattutto nel sud vicino al Sahara, le restrizioni agli spostamenti sono talvolta notevoli. La vicinanza di zone di conflitto e la debolezza del controllo statale rendono queste regioni ad alto rischio.
In Marocco la situazione è complessivamente stabile, ma anche in questo caso, più ci si allontana dai centri turistici, più è richiesta cautela e preparazione. Le regioni vicine al confine con l'Algeria o le zone desertiche più remote dovrebbero essere visitate solo con una guida locale e nel rispetto di tutte le istruzioni di sicurezza.
Africa subsahariana: destinazioni popolari, ma rischiose
Il Sudafrica affascina molti turisti, ma i livelli di criminalità sono elevati, soprattutto a Città del Capo.
Vanessa Büchel
Paesi come Tanzania, Kenya, Namibia, Sudafrica e Senegal offrono esperienze di viaggio indimenticabili.
Non sorprende quindi che queste destinazioni attirino ogni anno migliaia di turisti svizzeri. Ma dietro queste vacanze avventurose si nascondono pericoli a cui bisogna essere preparati.
Il Sudafrica è un obiettivo particolare: i livelli di criminalità sono elevati in città come Johannesburg, Città del Capo e Durban, dove aggressioni e crimini violenti sono purtroppo all'ordine del giorno.
I viaggiatori devono quindi prestare molta attenzione ed evitare certe zone.
In Kenya e Tanzania, invece, le aree turistiche tradizionali come i parchi nazionali e le località balneari sono considerate relativamente sicure. Tuttavia, la situazione può diventare rapidamente instabile nelle aree remote o di confine. Non si possono escludere disordini o aggressioni.
L'assistenza medica è un altro fattore di rischio spesso sottovalutato. Al di fuori delle grandi città, a volte è molto limitata, il che può rendere le emergenze molto difficili da gestire. A ciò si aggiungono i rischi climatici e sanitari come la malaria e le malattie diarroiche, che richiedono una preparazione specifica.
Europa: generalmente sicura, ma è necessario essere vigili
Attenzione ai borseggiatori nell'Europa meridionale.
Keystone
La maggior parte degli svizzeri continua a trascorrere le vacanze estive in Europa. Non c'è da stupirsi: il continente offre diversità, comfort e facilità di spostamento. Ma anche questa regione apparentemente sicura nasconde pericoli a cui bisogna essere preparati.
Nelle grandi città, i turisti sono il bersaglio principale di borseggiatori e truffatori. La vigilanza è particolarmente importante in mezzo alla folla, nelle stazioni ferroviarie o nei pressi dei siti turistici.
Anche le manifestazioni politiche e i disordini sociali, soprattutto in Francia, Spagna e Germania, possono causare disagi al traffico e la chiusura temporanea di musei e attrazioni.
Ci sono poi le sfide climatiche: gli eventi meteorologici estremi sono in aumento nell'Europa meridionale. Grecia, Italia e Portogallo devono sempre più spesso fare i conti con incendi boschivi e intense ondate di calore.
Le temperature che superano i 40 gradi non sono più un'eccezione, il che rappresenta un grande disagio, soprattutto per i bambini, gli anziani e i viaggiatori in cattive condizioni di salute.
Catastrofi naturali: un rischio sottovalutato
Diversi Paesi possono essere colpiti da catastrofi naturali, come il Giappone.
Keystone
Per molti scoprire il mondo significa anche partire all'avventura in terre lontane. Ma chi viaggia in Giappone, Indonesia, Messico o Caraibi visita anche regioni regolarmente colpite da catastrofi naturali.
Nonostante la perfetta organizzazione e la vasta esperienza di gestione delle crisi sul campo, una cosa rimane chiara: la natura non segue le guide turistiche.
Giappone, Indonesia e Turchia, ad esempio, si trovano in zone sismiche molto attive. I terremoti improvvisi possono scuotere gli edifici, paralizzare il traffico e, nei casi peggiori, scatenare tsunami.
Sebbene le infrastrutture di questi Paesi siano ben preparate per questi eventi, un terremoto può comunque rappresentare una situazione eccezionalmente grave per i viaggiatori.
Cicloni, tifoni e piogge tropicali, che si verificano soprattutto durante la stagione estiva nei Caraibi, in Messico e nel Sud-Est asiatico, sono ancora più imprevedibili. Dalla cancellazione dei voli ai blocchi stradali e alle evacuazioni, una tempesta tropicale può stravolgere anche l'itinerario più sicuro.