Ricerca Il numero di esperimenti sugli animali nel 2021 è cresciuto

js, ats

20.9.2022 - 12:18

Aumentato il numero di animali utilizzati nella ricerca in Svizzera
Aumentato il numero di animali utilizzati nella ricerca in Svizzera
Keystone

Lo scorso anno in Svizzera circa 575.000 animali sono stati utilizzati per esperimenti scientifici, il 3% in più rispetto al 2020. È la prima volta in cinque anni che il loro numero aumenta.

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Rispetto al 2020, il numero di animali utilizzati negli esperimenti con livello di gravità 0 è diminuito di 21.000 unità (-9%) ma è aumentato di circa 20'000 unità negli esperimenti di grado 1 (+13%), di circa 14.000 unità negli esperimenti di livello 2 (+10%) e di 6.000 unità negli esperimenti di grado 3 (+31%), indica un comunicato dell'Ufficio federale per la sicurezza alimentare e gli affari veterinari (USAV).

Circa il 93% degli esperimenti di grado 3 sono stati effettuati nel contesto della ricerca sulle malattie umane. Quasi la metà di questi test riguardava la ricerca sul cancro e sulle malattie neurologiche come la demenza o la sclerosi multipla.

Dal 2014 si è registrato un forte aumento degli esperimenti di livello 3, cioè quelli che provocano grave sofferenza agli animali. A partire dal 2018, l'incremento è in parte dovuto al fatto che l'USAV ha adattato le direttive e quindi alcuni esperimenti sono attribuiti a un livello di gravità più elevato, precisa la nota.

Nel 2021 sono stati condotti complessivamente circa 90 esperimenti in più rispetto all'anno prima. In generale, il volume delle ricerche condotte è in linea con la media degli ultimi dieci anni. L'USAV presume quindi che nel primo anno di pandemia alcune ricerche sugli animali siano state rimandate ed eseguite soltanto nel 2021. Ciò spiegherebbe la riduzione significativa del numero di topi impiegati nel 2020 e il loro conseguente aumento (+20.000 circa) nel 2021.

Lo scorso anno il Consiglio federale ha lanciato il Programma nazionale di ricerca «Advancing 3R – Animali, ricerca e società» (PNR 79) con l'obiettivo di ridurre il numero di esperimenti sugli animali nella ricerca e di affrontare le questioni etiche e sociali. «L'esperienza insegna che potrebbero essere necessari diversi anni finché tali misure abbiano effetto», afferma l'USAV.