Disordini Gli studenti del Bangladesh: «Non revocheremo le proteste»

SDA

21.7.2024 - 12:15

Gli studenti non hanno l'intenzione di mettere fine alle proteste. (immagine d'archivio)
Gli studenti non hanno l'intenzione di mettere fine alle proteste. (immagine d'archivio)
Keystone

Non cesseranno le proteste degli studenti del Bangladesh che da giorni sfidano la repressione delle forze dell'ordine, con oltre 100 morti, dopo il varo di una legge sull'assunzione dei dipendenti pubblici.

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Un loro portavoce ha detto che le manifestazioni in programma non saranno revocate nonostante una sentenza della Corte Suprema abbia parzialmente soddisfatto le loro richieste.

La Corte Suprema del Bangladesh ha infatti rivisto, ma non abolito, il controverso sistema di quote per l'assunzione riservato ai candidati al servizio civile all'origine delle sanguinose rivolte dei giorni scorsi.

«La Corte Suprema ha affermato che il verdetto dell'Alta Corte era illegale», ha affermato il procuratore generale A.M Amin Uddin all'Afp, riferendosi a una precedente sentenza che reintroduceva le quote. Ha aggiunto che il 5% dei posti di lavoro nel servizio civile rimarranno riservati ai figli dei veterani della guerra d'indipendenza e il 2% ad altre categorie.

La stessa Corte Suprema ha quindi esortato gli studenti a «tornare in classe» dopo i disordini.

La risposta degli studenti non si è fatta attendere: «Non annulleremo le nostre proteste finché il governo non emetterà un ordine che rifletta le nostre richieste», ha detto all'agenzia Afp, in condizione di anonimato, un portavoce del gruppo Studenti contro la discriminazione.