America latina Brasile: diga ad alto rischio, società proprietaria lo sapeva

ATS

14.2.2019 - 16:07

Il crollo della diga di Brumadinho, in Brasile, aveva provocato almeno 165 morti e 160 dispersi.
Il crollo della diga di Brumadinho, in Brasile, aveva provocato almeno 165 morti e 160 dispersi.
Source: KEYSTONE/EPA EFE/ANTONIO LACERDA

In Brasile, la società mineraria Vale, proprietaria della diga di Brumadinho il cui crollo ha provocato almeno 165 morti e 160 dispersi, sapeva già dallo scorso anno che l'impianto aveva un alto rischio di rottura.

Era anche a conoscenza che una rottura avrebbe potuto provocare la morte di oltre cento persone, secondo quanto riferito da un documento interno all'azienda citato in esclusiva dall'agenzia di stampa Reuters.

Il rapporto, datato 3 ottobre 2018, classificava la diga a Brumadinho nello stato del Minas Gerais con una probabilità due volte maggiore di crollare rispetto al livello massimo di rischio tollerato dalle linee guida interne.

Il documento interno inseriva la diga in una «zona di allarme», e segnalava che un cedimento della struttura poteva costare alla compagnia 1,5 miliardi di dollari. La diga era stata contrassegnata per la disattivazione.

La Vale, tuttavia, ha detto che il rapporto, dal titolo «Risultati di gestione dei rischi geotecnici», comprendeva le opinioni degli ingegneri specializzati, che sono obbligati a lavorare all'interno di procedure rigorose quando identificano eventuali rischi, ma che «non esiste nessun rapporto noto, audit o studio con alcuna menzione di un imminente rischio di collasso alla diga 1 nella miniera di Córrego do Feijão a Brumadinho».

Un altro report di Vale datato 15 novembre 2017, anche questo visionato da Reuters, afferma che qualsiasi struttura con una probabilità di cedimento superiore a 1 su 10.000 doveva essere portata all'attenzione dell'amministratore delegato e del cda della Vale. La probabilità annuale di crollo della diga di Brumadinho era stata registrata come 1 su 5.000, quindi il doppio del «livello massimo di rischio individuale» tollerabile.

La compagnia ha dichiarato che a seguito di tali dati, «era stata studiata la creazione di una segnalazione per l'amministrazione, suggerita a novembre 2017, nel contesto dell'unione del rischio geotecnico e dei rischi aziendali per Vale». Alla domanda su cosa è successo a quella discussione, Vale ha detto che tale allarme non è stato implementato.

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