Giustizia Basilea Città, più di 3 anni di prigione per l'ex cassiera della Fondazione Beyeler

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4.8.2023 - 18:12

Un'ex cassiera della Fondation Beyeler di Riehen (BS) è stata condannata venerdì dal Tribunale penale di Basilea Città a tre anni e sette mesi di detenzione per aver sottratto centinaia di migliaia di franchi per finanziare il suo stile di vita. Segnatamente, è stata giudicata colpevole di appropriazione indebita.

Un'esposizione alla a Fondazione Beyeler in un'immagine d'archivio.
Un'esposizione alla a Fondazione Beyeler in un'immagine d'archivio.
KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS

Keystone-SDA, me, ats

L'accusa aveva chiesto una pena detentiva di tre anni e mezzo e una pena pecuniaria di 60 aliquote giornaliere di 80 franchi con la condizionale per i reati di furto per mestiere, appropriazione indebita, falsità in documenti e riciclaggio di denaro. La difesa si era invece pronunciata per un periodo di due anni di prigione con la condizionale per appropriazione indebita.

All'imputata, di 54 anni, è stata anche comminata una pena pecuniaria 45 aliquote giornaliere da 70 franchi. Dovrà pagare alla Fondazione Beyeler un risarcimento di quasi 900'000 franchi, più gli interessi.

La donna ha lavorato dal 2008 al 2019 come dipendente e poi come direttrice di ISS Facility Services, una società responsabile della vendita dei biglietti alla fondazione, da cui è stata licenziata nel giugno 2019.

Secondo il pubblico ministero, nell'arco di undici anni avrebbe sottratto almeno 988'126 franchi svizzeri per finanziare il suo stile di vita. Esaminando i conti dell'imputata, gli investigatori hanno trovato pagamenti in contanti non dichiarati tra i 25'000 e i 150'000 franchi all'anno, che si sono interrotti improvvisamente dopo il suo licenziamento.

La 54enne vendeva biglietti senza registrare l'operazione in cassa. Per non destare sospetti utilizzava un quantitativo di biglietti stampati in anticipo disponibili in caso di bisogno. Altre volte, con la scusa di un problema tecnico, forniva ai visitatori solamente la ricevuta di cassa, per poi stornare tutto e sottrarre il denaro.

L'imputata non ha rilasciato dichiarazioni, se non marginali, in merito agli inspiegabili versamenti in contanti sul suo conto o alle ingenti spese sia per viaggi sia per vestiti. Per quanto riguarda l'acquisto di quattro auto, pur non avendo la patente, ha dichiarato di aver anticipato il denaro a terzi.