Caso Peng Caso Peng, il presidente del CIO incontrerà la tennista cinese

SDA

26.1.2022 - 21:41

Peng Shuai
Peng Shuai
KEYSTONE

Il presidente del Comitato olimpico internazionale (CIO) Thomas Bach incontrerà la tennista cinese Peng Shuai in occasione dei Giochi invernali di Pechino che si aprono il 4 febbraio, negli sforzi per allentare i timori sulla sorte dell'atleta.

Dalla videochiamata del 21 novembre tra la tre volte olimpionica e Bach durante la quale concordarono di vedersi nella capitale cinese, Cio e Peng sono stati in costante contatto. Il proposito di incontrarsi è stato ribadito la scorsa settimana. Un portavoce del Cio, riporta Bloomberg, ha affermato che «le autorità cinesi sono state molto supportive» sull'incontro malgrado il Covid.

Peng, a inizio novembre, denunciò sui social gli abusi sessuali subiti dell'ex vicepremier Zhang Gaoli, nonchè un alto funzionario del Partito Comunista ora in pensione, sparendo da eventi pubblici per quasi tre settimane e facendo temere sulla sua sorte a livello internazionale.

Non a caso, a suo favore si mobilitarono la Casa Bianca e la Wta (Women's Tennis Association), il circuito del tennis professionistico, più gruppi per i diritti umani e grandi stelle della racchetta in attività e del passato.

Ritrattò le accuse, ma non convinse nessuno

Dopo essere riapparsa in foto e video senza dissipare i dubbi, l'ex numero uno al mondo di doppio femminile ritrattò le sue accuse in un'intervista con Lianhe Zaobao, una testata in lingua cinese di Singapore Press Holdings.

Tali performance non sono riuscite a soddisfare i suoi sostenitori, quando anche agli Australian Open sono apparse le magliette «Dov'è Peng Shuai?», riprendendo un hasthag diventato virale su Twitter.

Il Cio è stato criticato per aver aiutato lo sforzo cinese per contenere gli effetti della vicenda per garantire ai giochi un maggior successo. Martedì il presidente Xi Jinping ha incontrato Bach a Pechino, in una delle poche udienze pubbliche che il leader del Partito comunista cinese ha concesso a un dignitario straniero dall'inizio della pandemia.

Xi, infatti, non ha lasciato la Cina da gennaio 2020 e non ha ricevuto leader stranieri da marzo dello stesso anno, pur avendo partecipato ad eventi internazionali in modalità virtuale.

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