«Senzatetto mobili» negli USAChrystal Audet guadagna 72.000 dollari all'anno, ma deve vivere nella sua auto. Ecco perché
mmi
22.10.2023
Negli Stati Uniti stanno prendendo sempre più piede i parcheggi per i lavoratori. Questo perché sono in aumento i cosiddetti «senzatetto mobili», ossia persone che vivono nei loro veicoli perché possono permettersi un'auto, ma non più un affitto.
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22.10.2023, 21:30
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Hai fretta? blue News riassume per te
Negli Stati Uniti vengono aperti sempre più parcheggi per permettere alle persone di parcheggiare e vivere in sicurezza nelle loro auto.
I cosiddetti «senzatetto mobili» sono per lo più lavoratori dipendenti.
Guadagnano quanto basta per non ricevere alcun sostegno dallo Stato, ma non possono permettersi una casa a causa dell'aumento del costo della vita.
La 49enne Chrystal Audet cerca di mettersi comoda nella sua «camera da letto», ossia il sedile posteriore della sua Ford Fusion di otto anni.
Per potersi sgranchire le gambe, deve lasciare la portiera del passeggero un pochino aperta. Ma nelle notti di settembre nello Stato americano di Washington, vicino al confine con il Canada, non fa più così caldo e l'umidità le penetra fino alle ossa.
Sua figlia Cierra (26 anni) chiede quindi alla madre di chiudere la portiera prima di addormentarsi nella sua di «camera da letto», che in questo caso è il sedile anteriore. E la studentessa mormora: «Dobbiamo andarcene da qui».
Una bolletta di troppo
Christal ha raccontato la sua storia al «New York Times». È un'assistente sociale e lavora a tempo pieno presso il Dipartimento dei servizi sociali e sanitari dello Stato di Washington. E guadagna oltre 72.000 dollari all'anno.
Ma quando, in dicembre, la sua auto si è rotta, per Audet è iniziata una caduta libera verso un debito insostenibile. A causa di un assegno emesso più di vent'anni fa e registrato sulla sua fedina penale, Audet ha potuto far riparare la sua vettura solo con un tasso di interesse elevato. La Ford Fusion del 2015, con 100.000 chilometri, costa ora ad Audet altri 398 dollari al mese.
A questo si aggiungono le spese mediche per il morbo di Crohn. Ma non solo. Il suo padrone di casa le ha anche detto che l'affitto del suo appartamento sarebbe aumentato di quasi 300 dollari al mese. Facendo due calcoli, si è resa subito conto che il suo reddito netto mensile non le sarebbe più bastato. «È stata sufficiente una fattura di troppo», ha commentato la 49enne.
Audet è stata minacciata di sfratto, così nella primavera del 2023 ha trasferito i suoi mobili in un deposito. Da quel momento vive con la figlia nell'auto in un parcheggio di fronte alla chiesa di Kirkland. La Ford Fusion è diventata la loro dimora, il tetto è diventato il tavolo da pranzo, il bagagliaio il guardaroba.
Sempre più «senzatetto mobili»
In tutti gli Stati Uniti da qualche tempo vengono messi a disposizione di persone come Audet appezzamenti di terreno sotto forma di parcheggi. Negli ultimi cinque anni sono stati aperti decine di luoghi di questo tipo e ogni mese ne vengono annunciati di nuovi.
Costellano il Pacifico nord-occidentale, offrendo un rifugio sicuro a un gruppo crescente di lavoratori americani che si trovano in un'assurda situazione: guadagnano troppo poco per permettersi l'affitto, ma troppo per ricevere l'assistenza pubblica. Così trasformano le loro auto in una sorta di «alloggi a prezzi accessibili».
L'idea di creare parcheggi per i «senzatetto mobili» non è nuova. Il primo noto è stato aperto nel 2004 all'ombra dei palazzi di Santa Barbara. Ci è voluto un po' di tempo prima che il concetto prendesse piede a livello nazionale.
In molte città, i «senzatetto mobili» costituiscono oggi la maggioranza della popolazione dei senzatetto: nella contea di King, a Washington, dove alloggia Audet, le persone che vivono nei veicoli sono circa il 53%. A San Mateo, una contea sulle scogliere settentrionali della California, circa il 45% si trova nella stessa posizione. A Los Angeles la percentuale è quasi del 60%.
Molti di loro hanno un lavoro: a Denver, 135 dei 217 «senzatetto mobili» guadagnavano in media 1581 dollari al mese, ma gli appartamenti con una camera da letto costano in media 1655 dollari.
Un lieto fine?
Il fatto che Audet abbia potuto tenersi la sua auto le ha permesso di mantenere una parvenza di normalità. Quasi nessuno inizialmente conosceva il suo segreto. Ogni mattina usava un secchio con dell'acqua per lavarsi e per prepararsi, poi si recava all'ufficio del Dipartimento dei Servizi Sociali e della Salute nel centro di Seattle. Lì si sedeva dietro a una parete di plexiglas per fornire consulenza ai residenti più poveri della città.
Grazie al suo lavoro, Audet si è resa conto che guadagnava troppo per essere aiutata dallo Stato. Così ha cercato di guadagnare qualche soldo in più in qualità di corriere alimentare. Tra i due lavori e la ricerca del parcheggio e di docce pubbliche, Audet trovava il tempo anche per cercarsi un alloggio. Ma il suo cattivo credito continuava a metterle i bastoni tra le ruote.
Solo quando degli immobiliari hanno scoperto la storia di Audet grazie all'articolo apparso sul «New York Times», la situazione di Audet è cambiata in meglio. È infatti stata invitata a visionare degli appartamenti e quando ne ha trovato uno idoneo, la chiesa è intervenuta donandole 2.000 dollari per l'anticipo dell'affitto. La signora Audet e sua figlia si sono così potete trasferire tra le quattro mura a fine settembre.