Dopo il maltempo Scatta la corsa ai porcini, «+20% nei boschi italiani»

SDA

16.9.2023 - 11:08

Non solo danni. Le condizioni climatiche anomale con il caldo intervallato dalla pioggia hanno spinto la nascita dei funghi in Italia con un'esplosione di porcini e aumenti nella raccolta fino al +20% rispetto all'anno scorso. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti.

Immagine sombolica.
Immagine sombolica.
 Ti-Press / Davide Agosta

Keystone-SDA

In particolare, in Lombardia si stima un aumento di circa un quinto rispetto all'anno scorso in particolare in alcune zone delle valli bergamasche, tra la Valle Imagna e la Valle Brembana, che però devono fare i conti con i danni delle grandinate degli ultimi giorni mentre in Veneto e Friuli Venezia Giulia, sulle Dolomiti Bellunesi, con il ritorno del caldo, si attende la ripartenza del boom di porcini, finferli, mazze da tamburo e imbutini.

In Piemonte e Liguria la crescita non è ancora partita in grande stile, anche se nei boschi bisogna fare i conti con le distruzioni causate dai cinghiali che devastano intere zone di raccolta.

Situazione in evoluzione in Emilia Romagna, sugli Appennini fra Modena e Bologna, mentre nel Centro Italia sono le zone della Lunigiana in Toscana a guidare le crescite, insieme alla fascia settentrionale dell'Umbria, positivo anche il Lazio con aumenti fino al +20%, mentre al Sud, ad eccezione di alcune aree della Sila in Calabria dove si stima un +10% rispetto al 2022, si paga il prezzo delle altre temperature estive, poche piogge e diversi incendi.

Importante seguire le regole di sicurezza

Nelle attività di ricerca e raccolta, mette in guardia Coldiretti, è però necessario rispettare alcune fondamentali regole di sicurezza per evitare problemi e incidenti evitando improvvisazioni.

Importante è la pianificazione dei percorsi, evitare poi punti ripidi o pericolosi, rispettare norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, raccogliere solo funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi mai dei detti e dei luoghi comuni, e anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli, ai Comuni o alle Unioni micologiche, oltre a utilizzare per la raccolta cestini di vimini, che arieggiano i funghi e favoriscono la diffusione delle spore, mentre è meglio evitare le buste di plastica.

L'attività di ricerca infine, conclude Coldiretti, ha anche una funzione economica grazie al coinvolgimento di molti vacanzieri spingendo il turismo di settembre.