OXFORD/TEL AVIV
È stato completato "l'atlante della vita", la prima analisi e mappatura di tutti i vertebrati esistenti nel mondo. L'atlante comprende 31mila specie animali, e si pone come strumento per indirizzare gli sforzi e le risorse finalizzati alla conservazione.
L'ultimo tassello mancante era quello relativo ai rettili, che ora è stato realizzato da un team di 39 scienziati di una trentina di istituti, capitanati dalle università di Oxford e Tel Aviv. Come illustrato sulla rivista Nature Ecology and Evolution, gli esperti hanno mappato oltre 10mila specie di serpenti, lucertole e tartarughe, che vanno a ultimare la mappa mondiale dei vertebrati. Ne fanno parte anche 5mila mammiferi, 10mila uccelli e 6mila anfibi, tutti mappati già dal 2006.
Diversamente da anfibi, mammiferi e uccelli, i rettili spesso prediligono luoghi molto caldi e asciutti. Per questo, spiegano i ricercatori, le misure di conservazione per evitare l'estinzione delle specie dovrebbero interessare anche deserti e terre aride, dalla penisola araba alle steppe asiatiche, dai deserti australiani alle Ande meridionali.
"Grazie a strumenti come il nostro atlante, gli scienziati possono per la prima volta guardare la Terra nella sua interezza e prendere decisioni informate su come utilizzare i fondi di conservazione", spiega Richard Grenyer, professore associato di Biodiversità e Biogeografia all'università di Oxford.
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